“Mi chiamo Alessandro Del Piero e
gioco a calcio. Tutti i miei sogni di bambino si sono avverati: sono una
persona fortunata, felice e privilegiata, perché la mia passione è diventata la
mia vita e il mio mestiere. Non credo che a un uomo possa toccare una sorte
migliore.”
Ciao ragazzi, bentornati su
CrossOver!
Oggi vorrei parlarvi di un
argomento che credo ognuno di voi abbia incontrato nella sua carriera sportiva
o lavorativa e che è trasversale ad ogni sport e attività: la motivazione.
La parola Motivazione (Motiv-Azione) significa “semplicemente” avere un motivo all’azione: siamo motivati quando abbiamo una valida ragione per fare qualcosa.
La parola Motivazione (Motiv-Azione) significa “semplicemente” avere un motivo all’azione: siamo motivati quando abbiamo una valida ragione per fare qualcosa.
Immagino che nel tuo sport, nella
tua occupazione, nel tuo lavoro, nelle aree a cui tieni particolarmente e che
hanno una priorità nella tua vita ti sarà capitato di porti una meta, un obiettivo. E avrai anche
capito quanto è importante avere degli obiettivi ambiziosi per svegliarsi ogni
mattina con la giusta energia per affrontare la giornata e tutte le sfide che
comporta. Alcune volte si sottovaluta quanto sia utile avere le idee chiare su che
cosa vuoi? e dove vuoi andare?. Spesso
le persone sanno perfettamente che cosa non vogliono, ma non sanno cosa
vogliono! Invece il nostro cervello ha bisogno di informazioni ben definite
e specifiche per poter sfruttare tutte le sue risorse e per portarci
all’obiettivo. Ha bisogno di dettagli. E’ come inserire l’indirizzo di
destinazione nel tuo navigatore: di certo non scrivi dove non sei diretto, ma
dove vuoi andare, e inserisci città, via e spesso anche numero civico.
Fin da giovane ho avuto ben chiaro in mente cosa volevo: da piccola
guardavo i cartoni animati e mi dicevo che volevo arrivare a “Giocare le competizioni importanti (le
finali di Campionato e Coppa)” come Mila Azuki! Strada facendo il mio
obiettivo è diventato “Giocare in serie
A di pallavolo ”…poi “Vincere il
campionato”… Poi ho incontrato il beach volley e il mio Sogno è diventato “Vestire la maglia azzurra per
rappresentare l’Italia nel mondo”, “Vincere
lo scudetto” e infine “Qualificarmi
alle Olimpiadi”.
E ti garantisco che questi Obiettivi
mi mettevano addosso un’energia pazzesca e una grinta che mi ha permesso di
superare degli ostacoli notevoli. E ancora adesso, ripercorrendo mentalmente le
tappe della mia carriera, ho ben presente quel fuoco che alimentava la mia
Passione, che poi è lo stesso che ancora oggi mi accompagna. Volevo arrivare,
volevo arrivare ad ogni costo, volevo
diventare un’atleta professionista e poter vivere di sport. Esattamente
come Alessandro Del Piero! E questa stella
polare che avevo davanti a me, è stata più forte di ogni sacrificio,
fatica, rinuncia e sconfitta. Sapevo che ogni partita persa mi stava avvicinando
di un pochino verso i miei Sogni, perché da quella sconfitta avevo imparato qualcosa.
E giù a lavorare, a crederci, a darci dentro. I miei obiettivi erano fissi
davanti a me, in ogni dettaglio.
Tra te e il tuo Sogno con una
data di scadenza ci sono una serie di tappe che dovrai raggiungere per
avvicinarti, costruisciti un tracciato da seguire (fatto di azioni e strategie ben
precise) per poter arrivare a ciò che desideri.
Naturalmente c’erano degli step da
fare (allenamenti, scelte importanti, definizione delle priorità), e sapevo che
raggiunti quei mini obiettivi mi stavo avvicinando, sapevo che lavorando sodo
avrei rosicchiato altri centimetri verso la mia meta.
Poi di recente, oltre ad aver imparato
che gli Obiettivi devono avere determinate caratteristiche per essere ben formati (trovate la suddivisione
qui: http://www.pnlekis.com/un-po-di-pnl-per-un-fantastico-2010),
ho capito che c’è qualcosa di più. Cioè che conoscere che cosa vogliamo
ottenere non è sufficiente a motivarci completamente, a farci andare oltre i
limiti, le difficoltà, il dolore. Il
vero motivo che ci spinge ad agire verso le cose in cui crediamo risiede
nello Scopo. Il tuo Scopo si trova
nella risposta a queste domande:
- Perché fai quello che fai?
- Che cosa ti darà raggiungere il tuo obiettivo?
- Perché è così importante per te raggiungerlo?
- Che persona sarai una volta raggiunto?
Diciamocelo… nessuno “si fa il
mazzo” per un obiettivo, ci si “fa il mazzo” per quello che ci darà raggiungere
quell’obiettivo. Che può essere la gioia della realizzazione personale,
l’orgoglio, la sicurezza, la soddisfazione nella conferma del tuo valore, la
stima verso te stesso…Pensaci: tutto ciò che facciamo lo facciamo non per soldi,
notorietà o per avere potere. Il vero
motivo è che vogliamo provare emozioni: vogliamo sentirci importanti,
sicuri e felici…Ci diamo tanto da fare per
le emozioni che il nostro successo ci darebbe. Ad esempio i soldi
probabilmente ci servono per sentirci sicuri, tranquilli, liberi…quindi non è
il denaro in sé che ci motiva, ma le emozioni che il denaro è in grado di
garantirci. Pensa all’ atleta che vince una medaglia e sale sul podio, ciò a
cui ambisce è la sensazione di orgoglio per quel riconoscimento, è la gioia per
aver vinto, è la sensazione di importanza. E’ per questo che facciamo tutto
quello che facciamo. Non si tratta solo di centimetri, di gol, di set, di
punti, di secondi… lo sport è come la vita: è una questione di emozioni!
Quindi, se l’obiettivo
rappresenta la direzione da seguire, lo Scopo è il motore, la vera spinta che
ci serve per muoverci. Lo Scopo
ti fornisce l’energia per allenarti
cosi tanto, con questa frequenza, questa disciplina, ti dà la motivazione per
andare ogni giorno a lottare contro i limiti… e per affrontare tutti i sacrifici
necessari.
La cosa bella è che la motivazione non dipende da qualcosa di esterno o che
è intorno a noi, ma di interno… nasce da dentro, dalla rappresentazione che tu
ti fai dei tuoi sogni e di “come sarebbe” raggiungerli. E ricorda che non
esistono persone demotivate, ma esistono obiettivi poco motivanti. Quindi OSA!
Punta alla luna! Fai le cose per te, per qualcosa di tuo…ponendoti un
obiettivo chiaro, altrimenti lavorerai per l’obiettivo di un altro. E mi
raccomando… goditi il viaggio. Apriti ad ogni insegnamento ed evoluzione
perché a prescindere dal risultato, cioè se raggiungerai o meno il tuo
obiettivo, tu sarai una persona diversa e migliore rispetto a quella che è
partita.
Ti lascio con queste parole di Livio Sgarbi (dal suo libro “Istruzioni
per Vincere”), che mi caricano un sacco ogni volta!
“Voi vi allenate ogni giorno,
più ore al giorno, per che cosa? Per non perdere? Per non fare brutta figura? Entrate
negli spogliatoi, vi cambiate e scendete in campo ogni sacrosanto
giorno per provare schemi, tattiche, e per prepararvi al grande giorno
che si rinnova di torneo in torneo, e questo lo avete fatto sotto la pioggia
battente e sotto il sole più cocente. E tutto ciò per che cosa? Per sperare che in partita le cose
vadano bene? Ogni settimana ci sono decine di persone che vi guardano e che
proiettano in voi il loro desiderio di successo che forse non realizzeranno
mai, ma che hanno sognato fino all'esaurimento. Voi siete una minoranza
di persone che si sono sudate il privilegio di diventare ciò che ogni italiano
ha sognato di diventare almeno una volta nella sua vita: uno sportivo
professionista. Sapevate che solo un giocatore su ventimila riesce a diventare
professionista? Questa squadra non è formata da persone normali, ma da persone
che hanno superato una durissima selezione. Non credo che abbiate fatto
tutto ciò per entrare in campo e sperare di vincere, sperare di non fare brutta
figura. Credo che dentro ognuno di voi batta il cuore di un lottatore,
di un guerriero che ha già saputo superare
enormi difficoltà, con un orgoglio personale tale da scendere in campo
e dimostrare chi è veramente. Onorate tutti gli sforzi che avete fatto per
trovarvi oggi dove vi trovate. Onorate il privilegio di
potervi misurare ogni partita con voi stessi. Onorate il gruppo di cui fate
parte. Onorate i vostri compagni di squadra e, soprattutto, onorate voi
stessi. L'unica cosa che vi è data di fare è entrare in campo con
l'atteggiamento di chi vuole vincere, indipendentemente da chi vi troverete di
fronte. Si gioca per vincere, non per non perdere!"
Alla prossima,
Momi
http://www.pallavoliamo.it/rivista-on-line/crossover/
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