Coaching e beach volley

Splendida sessione di training con tutti i corsisti e gli allenatori della BVMantova: grazie ragazzi è stato un grande piacere lavorare con voi!

Grazie a Gianluca Tescione per avermi affiancata: sono sempre più convinta che il binomio sport coaching e business coaching sia una vera forza!

E un grande grazie a Andrea Sgarbi per essersi occupato di questo evento: ci tengo a dire che la sua è la prima scuola di beach volley che ha previsto ed incluso a inizio corsi, una sessione di allenamento mentale all'interno del "pacchetto allenamenti", per fornire ai suoi partecipanti un ulteriore servizio di valore.

E come ha detto giustamente Andrea nella presentazione:
"Anche questo è allenamento!"

Mi auguro di vedervi tutti al Beautiful Day 2018!
#SportCoaching

Ps: se mi vuoi nella tua scuola, contattami a g.momoli@gmail.com



Business Coaching speciale...

Business Coaching in Erboristeria?
Fatto!

Ottima mattinata di lavoro di coaching al team di Naturalmente Erboristeria che diventa sempre più ricco e professionale.

Nella foto manca la nostra Viola, uscita poco prima per esigenze da Mamma!
Special guest la Nonna Lidia che con le sue perle di saggezza ha dato Valore.
Grazie Gianluca Tescione, sei un professionista fantastico e lavorare insieme a te diventa sempre più bello.




Lavorando per le Olimpiadi

Ottima giornata con Gianluca a Cembra come mental coach della nazionale italiana di curling, tra sessioni di coaching con gli atleti e di training al corso allenatori.

Si lavora per migliorare, per puntare all'eccellenza, per il prossimo Europeo e per qualificarsi ai giochi Olimpici di Pyeongchang 2018.

Forza azzurri!




Non è un arrivederci

Questo da 0 a 10 è per me davvero speciale.
Lo è stato ogni da 0 a 10, così come ogni corso che in questi anni ho vissuto con e grazie a Ekis... ma forse stavolta c'è qualcosa di più.
  • Non solo perché stiamo vivendo la primissima edizione dalla durata di 3 giorni.
  • Non solo perché in sala ci sono moltissime persone che desiderano dare una svolta concreta alla loro vita.
  • Non solo perché più di 30 anime della Company sono unite al lavoro per rendere questi giorni indimenticabili ai nostri corsisti.
  • Non solo perché la mia creatura ormai ha imparato a vivere, respirare, abbracciare, ballare, visualizzare e percepire Emozioni quando sono in aula.
  • Non solo perché sono circondata da persone adorabili che mi mettono a mio agio, si occupano di me e creano le condizioni affinché io sia presente in sala anche all'ottavo mese. (Grazie!)
Ma anche perché per me sarà l'ultimo corso in aula con Ekis.
L'ultimo in questa veste.
L'ultimo per ora.
L'ultimo per un po'.

Perché adesso è sempre più necessario prendermi cura dei miei nuovi ritmi e prepararmi all'arrivo di questo dolce miracolo.

Il mio non è un "arrivederci": inevitabilmente non sarò più la stessa, ma manterrò nei confronti di questi corsi e del mio ruolo da coach e assistente lo stesso Amore.
Ruolo che mi sono costruita passo dopo passo, tra salite e discese, con tanta Passione e che ha una Visione molto chiara nella mia mente.

Ora fatico a non avere gli occhi lucidi nel pensare a quanto tutto questo mi mancherà e a quanto mi mancheranno queste persone, questi amici, questi colleghi, questi professionisti, questi maestri.

Tutti.

So che vado incontro ad una delle esperienze più belle della mia vita, e ne sono profondamente orgogliosa e felice.
Ma mi mancherete.
E sarebbe sciocco mentire a me stessa.
Mi mancherà essere con voi, essere in voi, collaborare, costruire, stringerci, imparare, lavorare sodo, gioire.

Il coaching è il lavoro dei miei sogni, e non potrei desiderare altro luogo dove svolgerlo al meglio se non insieme.
A stretto contatto di chi punta all'eccellenza, di chi sa lavorare in team, di chi ti forma, di chi è brillante, ambizioso e generoso.

E vive la propria missione con il cuore acceso.

Vi voglio bene Ekis Family, vi voglio bene Ekis Company.

Il nuovo logo è già tatuato sul mio cuore.

Ps: Milo ne riparliamo a primavera.


Questione di identità

A parte che al Comune di Crespano all'epoca dell'emissione del documento scrivevano io avessi gli occhi castani, mentre in quello di Cadorago dicono che ce li ho verdi...

Maaaa quanto mi piacciono le mie professioni?!!!

È questione di identità....

#MyLife #Atleta #MentalCoach #ImProud



Quale mamma ti serva che io sia

"Mia Figlia: preziosa e amata sin dal primo minuto e per sempre."

Mi chiedo chi sei, come mai hai scelto noi come genitori, come possiamo rendere questa tua vita la migliore per te.
Come vuoi chiamarti piccolo angelo?
Sai, qui ognuno dice la propria sul tuo sesso: la pancia, i lineamenti, i fianchi...
A me non importa.

Sono curiosa, sí, di sapere se sei maschio o femmina, ma mi sto educando a lasciarti libero/a di essere quello che preferisci fin dal principio e a rallegrarmi di ogni tua decisione.

Mi chiedo come sarà il parto, come collaboreremo e soffriremo insieme io, te e papà, prima di incontrarci in quello sguardo d'amore che immagino tutte le sere prima di addormentarmi.

Mi chiedo quale mamma ti serve che io sia piccolo Spirito che cresci nella mia matrice, mi chiedo che mamma sarò.
Di sicuro commetterò degli errori, ne farò una marea, ma so che tutti e tre insieme ce la possiamo fare.

Ce la faremo.
Ti amo


Divertiti!

Hai mai notato che le cose appaiono più semplici quando hai un atteggiamento propositivo?
E quando ti diverti?
Gli stati d'animo condizionano i tuoi comportamenti e i loro conseguenti risultati!
Abbi cura della tua energia e del tuo entusiasmo, ogni giorno.

In ogni tuo allenamento.




Sei nel mio spazio

E niente.
Sono innamorata.
Di un amore nuovo, di un prendersi cura, di un ascolto mai sentito finora.

Forse risulto noiosa.
Ma così è.
Ed è totalizzante, vivo, completo, magico.

Ci sei ogni giorno di più e non posso considerare nessuna mia azione senza pensare a te.

Sei dentro. Nel mio spazio. Ti allarghi.
Respiri. Ti nutri attraverso il mio corpo.

Metto da parte i miei organi per farti trovare abitabilità.
Metto da parte il mio senso estetico affinché tu ti sviluppi.
Metto da parte la mia comodità per farti stare comodo.
Metto da parte le mie ambizioni per essere a tua disposizione.
Archivio i miei abiti preferiti per vestirmi di noi.
Divento coraggiosa perché so che conti su di me.
Dico dei "no, non posso".
Scelgo te.

Alcune di queste cose non le avevo mai fatte, mentre tu mi stai dando l'opportunità di sperimentarle.

9 mesi sono lunghi.
Ma 9 mesi sono necessari.

In questo tempo così saggio datoci da Madre Natura, la sostanza Donna si trasforma completamente in prodotto Mamma.

È un processo irreversibile.
"...che non può essere riportato allo stato iniziale, né annullato".

Non si torna indietro, non più.





Con lo sport coaching... trovi il tuo swing


"Guarda come prova lo swing... sembra quasi che stia cercando qualcosa.
Poi lo trova, fa in modo di mettersi in contatto con se stesso... trova la concentrazione e ha tanti colpi tra cui scegliere un duf, un top, un scal, ma c'è soltanto un colpo che è in perfetta armonia con il campo, un colpo che è il suo, un colpo autentico e lui sceglierà proprio quel colpo.

C'è un colpo perfetto che cerca di raggiungere ciascuno di noi... non dobbiamo fare altro che toglierci dalla sua traiettoria, lasciare che lui scelga noi...
guardalo è nel Campo. 

Vedi quella bandiera?
È un bel drago da sconfiggere ma se lo guardi con occhi gentili, vedrai il punto in cui le maree e le stagioni e il roteare della terra, tutto si incontra e tutto ciò che è diventa uno, tu devi cercare quel posto con il tuo cuore.
Cercalo con le mani, non pensarci troppo, sentilo... le tue mani sono più saggie di quanto sarà mai la tua testa, ma non ti ci posso portare io... spero solo di poterti aiutare a trovare la via.
Ci sei solo tu, quella palla, quella bandiera e tutto ciò che sei.
Cercalo con le mani... lo stai guardando Juna non pensarci troppo... sentilo... sei solo tu... quella palla è il rifugio del tuo autentico swing, quella bandiera e tutto ciò che sei. "

La leggenda di Bagger Vance

Per sapere come lo sport coaching può aiutarti a trovare il tuo colpo perfetto scrivimi a g.momoli@ekis.it




Cosa distingue i veri campioni

È sempre facile essere concentrati e "pronti" alla sfida quando veniamo dati per perdenti, ma la vera arte del professionismo sta nell'eseguire una buona performance quando gli altri si aspettano che abbiamo successo: questo distingue i veri campioni.

Phil de Glanville



Intimità con il mio bambino

Questi momenti con te sono frequenti e sempre più intimi.
Poco dopo le 5, dopo l'ennesima pipì, sono sveglia.
È ancora buio.
Tutto tace nella stanza e fuori, i miei movimenti sono quanto più posso limitati per non creare disturbo....
Ho l'impulso a volermi distrarre: leggere libri o articoli, perdere tempo al telefono, farmi tornare il sonno con degli esercizi.
La mia mente corre veloce.
Avanti e indietro.
Ascolto i disagi che mi restituisce il corpo, immagino come sarà, immagino come sarai, immagino tutto quello che dovrei fare e non sto facendo e mi riempio la testa di così tanti buoni propositi che dormire diventa la cosa meno plausibile.

Poi ci pensi tu a riportarmi nel presente.
Un colpo, un sussulto, un soffio, una nuotata da qui a lì.

"Sei già sveglia mamma? Riposati..."

Metto una mano nella pancia così che tu possa sentire il mio calore, e ricordo di respirare insieme a te.
Mi rispondi, e mi fai sentire avvolta in un miracolo.

Ti dico che sto bene e che puoi continuare a dormire, se vuoi.
E mentre ti sento e mi affido alla grande saggezza della tua anima venuta da lontano, tutto è più calmo.
Ed è già mattino.



Arrendersi al pianto

Mi capita di arrendermi al pianto.
Ho imparato a concedermelo.
Anche se non ne sono arrivata ancora davvero in fondo, mi sento sulla strada giusta.
L'ho sempre più o meno fatto: ogni tot mesi si manifesta il motivo per sfogarsi e lasciar andare.
Una piccola ultima cosa che attiva il flusso completo.

A te succede?

Pesi, frustrazioni, ingiustizie, responsabilità, stanchezza. Tutto fuori.

Ora, in gravidanza, credo di aver conosciuto e sperimentato un nuovo livello di "disperazione femminile".
Piango.
Mi scendono lacrime velocissime. Incontrollabili.
E dopo pochi minuti in cui "tiro su con il naso" inizio a singhiozzare, a contorcermi, a lamentarmi.
Non credo sia solo una questione ormonale, ma sono certa che Madre Natura ci metta sapientemente davanti a tale esperienza.
In passato decidevo intenzionalmente di fermarmi perché avevo timore di scoprire dove sarei potuta arrivare... lì giù in basso... troppo.
Ma adesso mi spingo sempre un pochino oltre, fino a che il processo non si compie. Ora ho la percezione di perdere parte di quel controllo dal quale ho la tendenza a farmi dirigere.

È liberatorio.
È necessario.
È propedeutico.

Lascio che il pianto scorra, che mi invada, che mi tappi il naso tanto da non riuscire a respirare.
Ascolto dove si localizza la tensione nel mio corpo, dove ha origine, quale è la sua forma.
La accolgo.
Mi abbandono per sciogliere quel turbamento nel quale la mia anima si trova imprigionata.

Gianluca è lì: mi tiene, mi accarezza, respira con me, mi asciuga le lacrime, mi culla, mi sussurra "va tutto bene", è presente.
Lo fa in modo adorabile e pregno d'amore.

Ma io sono inconsolabile fino a che il processo non si esaurisce.
Come se accedessi ad un nuovo livello di profondità, ad un dolore non solo mio.
Come se dovessi sradicare un disagio antico trasmessomi dalle mie antenate, come se ri-vivessi la mia venuta al mondo.
Come se mi dovessi rinnovare e liberare per prepararmi a lasciarmi andare.
Fino ad attingere e conoscere tutta la mia forza.

Sembra l'eruzione di un vulcano con l'andamento della lava: si scatena, mi attraversa e poi scarica all'esterno.
Fa piazza pulita, brucia e trascina con sè le cose vecchie e nascoste che magari ho trattenuto per tanto tempo senza mai esprimere.

So che la mia creatura sente ogni sussulto, ogni gemito, ogni contrazione.
Ma non voglio nascondermi o tacermi.
Deve sapere che mamma sta lavorando con impegno per divenire la migliore versione di se stessa.

Lascio completamente le redini del comando alla mia divinità interiore, mi infilo nella porta che mi suggerisce... sono confusa, incredula, dolorante... fino a che in un attimo tutto diventa pace, silenzio, intuito, saggezza, quiete.

E incontro la soffice leggerezza.


Non c'è giudizio, solo perdono.
In me affiorano espansione, nutrimento e verità.


Il processo è compiuto e mi addormento serena, stretta in un abbraccio d'amore.

Non avere paura di perderti e di arrenderti alla forza enorme che ti abita.
Abbi fiducia nel tuo corpo e danza insieme alla Donna che è in te, lei sa sempre cosa fare.

"Le donne spalancano porte dove non ce ne sono, e le spalancano e le varcano verso una vita nuova."
C.Pinkola Estès



Auguri nonna!

84 anni di te, nonnina mia.

Con i tuoi modi a volte singolari di dimostrare amore, la tua pelle da bambina, le tue presenze/assenze, i tuoi sorrisi luminosi.
Con le tue preghiere, la tua devozione a Gesù e alla Madonna, la delicatezza delle tue abitudini e la forza di chi sa farsi rispettare.
Con il tuo profumo di buono, la sensibilità che ti fa commuovere quando racconti storie vissute e quel pizzico di magia da guaritrice che hai in dono.

Ti amo, buon compleanno





Sono qui con te

Una domenica mattina insieme.
Abbiamo passeggiato in silenzio, esplorato nuovi percorsi nel bosco, chiacchierato del più e del meno, respirato la musica della Natura, scattato delle nuove foto e pregato.
Lo sai che la convivenza con te diventa ogni giorno più affascinante?

Anche la scorsa notte, che ho dormito da sola dopo quasi 6 mesi, non ho avuto mai paura perché tu eri accanto a me.
Certo, papà ci è mancato dato che con lui stiamo da favola, ma devo ammettere che io e te siamo una combinazione niente male e che ce la caviamo piuttosto bene!
Solo i tuoni ci hanno intimoriti (noi due non amiamo i rumori forti), ma è bastata la musica del carillon accoccolati nel piumone a farci tranquillizzare.

Non solo sei competente piccolo Spirito, sei già saggio Maestro.
Continua a prepararti intensamente alla Vita che verrà. Io lo faccio con te.

La mamma guatemalteca "quando arriva al settimo mese è il momento che si deve porre in relazione con tutta la natura, come vuole la nostra cultura.
Uscirà per i campi, se ne andrà a camminare per i monti.
E così il bambino comincia ad affezionarsi alla natura.
La madre sbriga i suoi lavori, poi esce a camminare, in comunione con gli animali e con tutta la natura, ben consapevole che il bambino sta assorbendo tutto questo e inizia un dialogo costante con il figlio mentre è ancora nel suo ventre.
Se ne va per i campi e spiega ogni particolare al figlio.
In tutte le culture tradizionali, siano esse africane, asiatiche o americane, si ritiene che durante la gestazione la donna debba essere circondata di bellezza.
"Si insegna alla donna ad avere pensieri poetici ed essere felice" dice un indiano Pueblo.
E una mamma dello Sri Lanka così afferma: "Bisogna fare di tutto per essere felici. Se si è felici lo sarà anche il bambino."
Le donne del subcontinente indiano durante la gravidanza leggono testi sacri e si soffermano a osservare immagini di divinità.
Deve essere vietato assolutamente ogni contatto con la morte: è vietato partecipare a funerali, assistere all'uccisione di animali ma oggi anche ascoltare le notizie del telegiornale.
Silenzio e isolamento sono le regole della donna incinta.
Ella vaga in preghiera nella pace delle foreste o nel seno delle praterie solitarie."

Tratto da "Sono qui con te" di Elena Balsamo.



Conosci il tuo punto di svolta?

Facebook ogni giorno continua a ricordarmi episodi felici della mia carriera.
Come a dire:
"Tu sei anche questo, non dimenticarlo!"
Guardo queste foto e sorrido perché ognuna di loro apre un file di esperienze, condivisioni, gioia, percorsi tortuosi, conquiste, imprese.


Studio le immagini e tutte le persone coinvolte in queste avventure a cui sono infinitamente grata.
Tutte.
Mi piace ciò che provo mentre avvolgo con un abbraccio ogni singolo ricordo, perché c'è stato davvero tanto cuore in ogni mia decisione, c'è stato coraggio ad ogni bivio che mi sono ritrovata davanti.
Perché non sempre quella strada era già stata tracciata da qualcuno, ma andava esplorata, sperimentata, testata.

Poi ci sono state strategie.

E, no, non posso, ne voglio dimenticare.
Come potrei?
La vita sportiva che ho scelto mi ha plasmata nel profondo garantendomi insegnanti e insegnamenti preziosi.
È stato sempre facile?
Tutt'altro!
Alcune volte ho sbagliato e ne ho fatto esperienza, poi ho iniziato a gestire le mie svolte con più consapevolezza, grazie agli strumenti del mental coaching.

Puoi essere fiero della tua Vita, del tuo percorso, delle tue passioni.
E puoi volere di più.
Puoi voler studiare, comprendere, mettere in pratica.

Vieni a scoprire a questo workshop gratuito come riconoscere e avere risorse per affrontare il tuo nuovo punto di svolta.
http://www.ekis.it/turningpoint/gm



Fe-No-Me-Na-Le

Ti amo di quell'amore così vasto che non percepirne i confini mi fa tremare.
Ti amo di quel sentimento così esclusivo che mi rendo conto non essere mai stata in grado di donare a nessuno.
Anche se pensavo di saperlo fare, anche se credevo di conoscere l'Amore, ora so che nel mio passato ho fatto del mio meglio, ma che non era abbastanza. Mai prima di te.

Ti amo perché con te non ho bisogno di distruggere e ricominciare da capo, ma finalmente ho imparato a mantenere, a costruire, a rispettare le reciproche conquiste.
Ti amo perché con te riesco a stare ferma, invece di avere sempre un nuovo motivo per partire, per nascondermi, per accelerare la vita.
Ti amo perché fare l'amore con te è un'esperienza sempre nuova, così come lo è abbandonarmi alla tua venerazione.
Ti amo perché non ho paura a dichiararlo.
Pur sapendo che questo comporta ulteriori responsabilità, ulteriore coraggio, nuova coerenza.
Ti amo perché con te ho imparato a dormire viso contro viso senza vergognarmi che tu ti possa svegliare e guardarmi nella mia imperfezione.
Ti amo perché all'origine di questa vita che mi cresce dentro ci sei tu.
E io lo trovo incredibilmente giusto, completo, rivoluzionario

Fe-no-me-na-le.

"Tutto questo è una pazzia... voglio solo perdermi dentro di te e camminare dentro questo amore che è una linea di confine, voglio calpestarti il cuore vedere come va a finire..."