Sai perchè amo il beach volley?

Perché dentro quel rettangolo di #gioco non puoi permetterti di avere scuse, non puoi nasconderti, non hai il tempo di crearti degli alibi. 
L'avversario studia ogni tua mossa, ogni tua espressione... E gioca contro di te, sui tuoi punti critici. Se manifesti una debolezza ti punta, e non ti molla fino alla fine della partita. 
Devi essere più forte del caldo cocente, più costante della pioggia battente, più solido dei tuoi problemi fisici. 
È necessario andare oltre i timori, alzare l'asticella dei tuoi limiti, sopportare le frustrazioni. 
E più sei in difficoltà, più vuoi trovare soluzioni per reagire. In fretta. Altrimenti la partita ti scivola tra le dita, lasciandoti incolmabile amarezza. 
Non c'è un allenatore a dirti cosa fare in ogni momento, non ci sono compagne fuori a poterti sostituire, a lasciare che tu riprenda fiato. 
Impari ad essere determinato, a soffrire senza disperare, a mettere aggressività in OGNI pallone. 
Giochi per vincere ogni azione come se fosse l'ultima. 
La tua squadra in quel momento è costituita da due persone: tu, e la tua compagna. 
Si vince e si perde insieme, sempre. 
Ma non puoi appoggiarti a lei, devi chiedere il massimo a te stessa senza sosta, guardare avanti, lottare. 
Con intelligenza. 
Concentrazione. 
Sapendo che ogni errore è un regalo all'avversario, è una boccata di ossigeno, è un respiro che diventa vitale per lui e letale per te. 
Non c'è una strada facile, non c'è un segreto, non ci si abitua mai a quella fatica. 
Al contrario, bisogna imparare a sentirsi comodi nel disagio. 
E proprio quel disagio e quelle sfide sono il terreno in cui prolifera la tua crescita. 
Andando avanti senza sosta sviluppi la flessibilità, costruisci quella "fame" che ti spinge oltre ogni meta. 
Ti alleni duramente, a testa bassa, fino a che non trovi dentro di te l'orgoglio che ti aiuta a fare lo step successivo, fino a che non comprendi che tua e solo tua è la responsabilità. 
Così cresci, così evolvi. 
Così vinci. 
Come atleta, come donna, come squadra. 

#Ekis #Coaching


Anticipazione mentale

Visualizza ciò che vuoi che accada:
Guarda nel dettaglio i tuoi gesti e quanto sei efficace.
Ascolta i suoni della tua voce e quella delle persone coinvolte se ce ne sono.
Prova la sensazione di certezza del tuo corpo e delle tue convinzioni che si muovono al massimo delle tue capacità.

Fallo PRIMA di ciò che vuoi realizzare.

Anticipare mentalmente il proprio successo è un ottimo modo per prepararsi alla propria performance.
Qualsiasi essa sia.

"Una mattina, prima del sorgere del sole, m'insegna una frase che sua madre gli dice sempre:
"Qué lindo es sonar despierto", dice. Com'è bello sognare a occhi aperti.
Sogna a occhi aperti, Andre.
Sono capaci tutti di sognare dormendo, ma tu devi sognare sempre, e raccontare a voce alta i tuoi sogni, e crederci."
Tratto da Open- Andrea Agassi

#BeachVolleyballWorldTour #Finland #SportCoaching


Vision

Quando non hai la "vision" chiara, quando non hai niente di preciso da guardare davanti a te, potresti cercare da un'altra parte.
Magari nel posto sbagliato.

Se la proiezione del tuo scenario futuro è specifica, rispecchia i tuoi valori, le tue aspirazioni e i tuoi ideali... allora è difficile perdersi.

Sogna. Con una data. Nel dettaglio.

#LifeisGood


L'uomo che urla

Un uomo che urla ogni volta che si esprime non è un uomo.
Un uomo che utilizza le parole per ferire ed un' insana violenza psicologica per avere ragione non è un uomo.
Un uomo che attacca per difendersi non è un uomo.
Un uomo che si nasconde dietro l'evidenza o che da colpe solo all'esterno senza guardarsi dentro non è un uomo.
Un uomo che considera un figlio come fonte di stima per se stesso non è un uomo.
Un uomo che non conosce la parola gratitudine non è un uomo.

È un bambino.

Il bambino non può avere delle responsabilità.
Il bambino ha bisogno di protezione e di attenzioni continue.
Il bambino si relaziona frequentemente con ansia e paura: ansia di non farcela, paura di essere abbandonato.
Il bambino non ha autostima, non sa sacrificarsi, non è autosufficiente.
Il bambino si lamenta, fa i capricci.
Il bambino non comprende il potere delle parole.
Il bambino consegna la responsabilità di quello che gli capita ad altri, perché non si sa fare una autoanalisi.
Il bambino non sa dare, può solo chiedere, può solo pretendere.
Il bambino non sa essere indipendente e di certo non può badare ad altri.




Nuovi orizzonti

Quante cose possono cambiare in un solo mese?
Tante. Credetemi.

Le devi saper vedere e immaginare, quelle cose.
Prima che accadano.
Devi poter percepire quanto saranno belle proprio nella minuscola vibrazione che ti solletica il cuore.
Devi combattere con coraggio e tenacia quella voce che sussurra "Non sei ancora abbastanza".
E trasformarla in determinazione.
Devi prepararti, allenarti.
Allenarti instancabilmente a sapere, a saper fare, a saper essere.

Perché il tuo cammino è tracciato, e intorno a te ci sono segnali che tutto sta andando come è giusto.

Che siano una pista, una sala pesi, un'aula, un liceo, un convivio, un'erboristeria, un campo da beach... tu vai.

Vai con fiducia.
Vestiti di luce.
E dona il meglio di te.

#Training #CoachEkis #Coaching #KeepDreaming #ILoveit
#MyJob


Quando cala il sipario

Chi mi segue lo sa.
Amo soffermarmi in campo quando è tutto fermo. Quando hanno portato via ogni cosa, persino i palloni.

La rete è un pò calata e il tramonto sorge ad illuminare l'ambiente di magia. In palestra invece insieme alla rete si abbassano le luci. Come a dire: è tempo di riposare.

Amo restare a respirarlo.
Quando anche lui che ha ospitato incredibili sfide, incontra la quiete.
Quando nutro la presunzione di essere sola, ad ammirare tanta bellezza.
Adoro la sensazione di godere dell'energia e delle immagini di ciò che in quel campo c'è stato fino a qualche minuto prima.

Ecco.
Oggi questo è il mio campo.
Un aula.
Oggi che iniziano i campionati indoor, io ho tenuto la mia prima docenza al master "sport management e mediazione sportiva".
Sulla scrivania c'era il cartello dottoressa Giulia Momoli.
Ho parlato di Sport Coaching.
Abbiamo riso, imparato, giocato, ci siamo dati valore.
Mi hanno persino chiesto di firmare gli autografi dietro ai miei biglietti da visita.
E il mio cuore non sta più dentro al petto da quanto sono felice.

Grazie ai miei maestri, grazie per gli insegnamenti e per le opportunità.
Grazie a chi mi ama, che mi da coraggio, fiducia e un amore che prescinde dalle mie performance.

In bocca al lupo per ogni tipo di campionato vi apprestiate ad iniziare.
Comportatevi da Vincenti, agite da Campioni, pensate in Grande, e scegliete con il Cuore.
Grata.
#LifeisGood


Casa

Ho la stessa sensazione ogni volta che torno a casa in auto.
C'è uno specifico momento del mio andare in cui riconosco le mie montagne e distinguo i veri colori che mi hanno nutrita fin dalla nascita.
Posso cogliere, dal finestrino aperto anche in inverno, quella perfetta sfumatura di natura che emoziona il cuore, e gli fa sussurrare: "Familiarità".
Ed inizio a vibrare di gioia.
Poi imbocco la via di casa, ogni angolo mi ricorda un gioco di bambina, ed ogni
villetta si collega a preziosi compagni di avventure.
Arrivo al cancello, entro, e lei è lì, ancora, pronta ad accogliermi.
Prima di tutti, come a dire: "Da qui non mi muovo, baby".
Solida, umile, storica, profumata, vissuta, curata, rigogliosa, verde, viva, amata.
Dolce come musica.
Un punto di riferimento per Tutta la nostra numerosa famiglia, un tetto per il lavoro, un nido di vita, vicissitudini, contrasti, incroci, storie, amore.
È casa.
Sono partita da 20 anni e torno qui davvero di rado, ma il legame con questa terra respira in me.

Hai una strategia per riuscire?

A volte pensiamo in modo talmente sfiduciato ad una cosa che vogliamo ottenere o a un risultato che vogliamo raggiungere, da rendere la loro realizzazione impossibile ancor prima di agire.

Il primo step da fare è vederci mentre riusciamo, facendo avvenire il primo cambiamento nella nostra mente.
Il secondo step da fare è avere la convinzione che "una cosa è difficile solo fino a che non la fai!"
Perché appena ci riesci, diventa fattibile.
Quando prendi confidenza e la pratichi, diventa persino "Wow!".
E più ti sembrava difficile, più riuscendo ti senti benissimo.

Non devi cambiare il modo in cui fai, devi cambiare il modo in cui pensi.


Coincidenze

I ritardi del treno che tengono per mano le mancate coincidenze, probabilmente arrivano per una ragione.

Forse hai bisogno di fermarti un istante prima di riprendere il tuo cammino.
Ti meriti questo momento non previsto, per scoprirlo in ogni suo spunto.
Vuoi prepararti meglio a qualcosa, a qualcuno.
Leggi, studi, pensi, ti ascolti, ti chiedi, elabori.
Puoi anche decidere di comprare una sciarpa nuova, per avvolgerti in un caldo colore.
E tutto questo ti aiuta a sentirti bella: fuori, e dentro.

In questo tempo che non era concesso, c'è qualcosa da vedere che non conoscevi e che fino a quel momento non avevi preso in considerazione.
Un processo mentale.
La bellezza di uno scorcio.
Quello spazio infinito tra una nota ed un'altra.

E quando ti rialzi per andare al prossimo treno, ti senti meglio perché hai lasciato andare qualche sciocco inconveniente che andava perdonato, insieme alla paura che hai scoperto nascondersi dietro la tua reazione.
Nel tempo che hai occupato si è smarrita anche quella pesante convinzione che schiacciava le tue spalle ... quel tuo voler per forza capire quando è necessario, semplicemente, "sentire".

Vibrando d'amore.

Non sei il tuo passato

Tu non sei il tuo passato, ma sei la sapiente somma di tutte le esperienze vissute, le cose imparate, le persone incontrate, le sfide vinte.
Non restare ancorato a qualcosa che è dietro le tue spalle, anche se ti ha dato tanto.
Usalo, sfruttalo, e porta nel tuo presente le risorse che hai allenato con passione.
Non avere paura di conoscere e conoscerti in nuovi ambiti, spazi e schemi.
C'è una nuova strada tutta da vivere!
Sbircia nel tuo futuro, sogna, rivoluziona.
Divertiti.

Tu puoi essere ciò che vuoi.


La formula vincente

Ti studio da 4 anni.
Ti seguo come assistente ai corsi. 
Ti modello, prendendo appunti di ogni tua parola, espressione, modalità. 
Anche al telefono. 
So finire le frasi che inizi ed i tuoi insegnamenti sono sedimentati, vivi e preziosi nel mio inconscio. 

Oggi, per l'ennesima volta siamo stati insieme in uno dei templi dello sport italiano, il centro di preparazione olimpica dell'acqua acetosa.
Ma qualcosa è cambiato, perché tu mi hai dato la possibilità di stare di fronte alla sala a trasferire i concetti dello sport coaching nel corso nazionale per tecnici di IV livello europeo del Coni.
Tu, seduto ad ascoltare me.

L'acqua acetosa è un luogo magico: un luogo in cui ho sudato, ho sognato, e ho vissuto la mia più splendente vita da atleta. 
Un luogo dal quale ogni top player italiano è necessariamente passato. 
Essere stata lì come mental coach, è wow: pura gioia!

E per questo ti dico Grazie di cuore Ale.
Grazie per il valore che mi riconosci. 
Grazie perché sai scegliere i tempi giusti. 

Questa giornata mi conferma ulteriormente due cose:
- La prima è che è importante avere accanto persone che si fidano di te, che credono in te, che ti supportano nella realizzazione dei tuoi sogni. 
- La seconda è che non ti puoi improvvisare, ti devi preparare.
ll mio percorso di miglioramento è iniziato 4 intensissimi anni fa ed è instancabile, in continua evoluzione, in costante investimento e ricerca del miglioramento. 
Insieme ai coach ekis ci addestriamo settimanalmente con i nostri maestri e lavoriamo sul campo quotidianamente per rendere le nostre qualità eccellenti. 

Questa per me è la formula vincente di un ottimo coach, di un ottimo trainer:

Esperienza di vita + Talento + Abilità (studio e preparazione)+ Cuore.
E lascio volutamente fuori da questa formula la forza del Team perché la ritengo la condizione più nobile. 

#Ekis #CoachEkis #CONI #Coaching #Training #ScuolaDelloSport #AcquaAcetosa #Dream #GrazieAle #SportCoaching

 

Il coraggio di cambiare

Rifletto su quanto la mia vita sia decisamente cambiata nell'ultimo anno.
E io con lei. 
O forse dovrei dire il contrario: sono io ad essere cambiata e la mia vita con me. 

È stato facile questo passaggio?
No, tutt'altro. 
Ho affrontato situazioni, trasformazioni, persone importanti, decisioni che mi hanno messa a dura prova e che hanno richiesto energia, tempo e spazio. 
Ho affrontato le ombre che mi appartengono e ho imparato a riconoscerne di nuove per lavorarci e scoprirmi più in profondità. 
Sono passata dall'essere guida di me stessa ad esserlo per gli altri: una meravigliosa opportunità che ho accolto e che voglio onorare ogni giorno. 

Se c'è una parola che racchiude questi miei ultimi 12 mesi è sicuramente CORAGGIO ("con il cuore").

Coraggio di trasformare la mia identità di atleta in una più evoluta e più adatta al mio disegno attuale, quella da Coach, mantenendo tutte le risorse che ho allenato in questi 20 anni di sport e decidendo di utilizzarle per migliorare la vita delle altre persone. 

Coraggio di lasciare andare, di staccarmi, di allargare la mia zona di comfort.
Coraggio di assumermi le mie responsabilità di fronte alla verità. 
Coraggio di stare/sentirmi sola in un cammino di consapevolezza.  
Coraggio di chiedere perdono.
Coraggio di avere paura, per scoprire cosa si trova aldilà. 

Coraggio di credere in un'azienda e ad una famiglia di professionisti che insieme sanno fare magie. Coraggio di credere in me stessa e, di nuovo, nelle mie singole forze. 

E infine, Coraggio di aprirmi all'Amore, in una nuova relazione.
Coraggio di prepararmi, di saperlo attrarre, di riconoscerlo, di risvegliarlo, di condividerlo, di perdermici. 
Coraggio di impegnarmi per creare.

È bello ogni tanto sbirciare sul proprio passato, così da potersi rendere conto di quanti passi in avanti siano già stati fatti e di quali conquiste siamo stati capaci.

Non rispetto a qualcun'altro, ma rispetto la precedente versione di noi.  

#LifeisGood