RUBRICA per VolleyMania- La mia Direzione

 
Ciao lettori di volleymania! Questo è il mio ultimo articolo del 2012 quindi ho pensato di proporvi un elenco di riflessioni che ho maturato e preso in considerazione nell’ultimo anno, soprattutto negli ultimi mesi.
Questa lista rappresenta una direzione che ho deciso di seguire, un sentiero che ho illuminato davanti a me e dentro al quale voglio camminare per essere una persona migliore, una destinazione verso cui mi muovo ogni giorno per vivere la vita che desidero.

HO IMPARATO:
-che avere degli obiettivi è fondamentale per sapere da quale parte andare e per capire di che risorse ho bisogno per raggiungerli, ma ancor più importante è sapere per quale motivo lo faccio, che cosa voglio ottenere, che cosa mi darà di buono giungere a quella meta
-che la comunicazione che uso con me stessa e con gli altri influenza la mia realtà, quella della persona con cui interagisco e la nostra relazione. Migliori (più efficaci) sono i colori (parole, toni e fisiologia) che decido di usare, più bello (emozionante) sarà il quadro (stato d’animo) che dipingerò
-che ognuno prende la decisione migliore tra le opzioni disponibili in quel momento (quindi è meglio averne molte!)
-che perdonare ti libera l’anima
-che è necessario aver chiari i nostri valori (gli ideali a cui miriamo, quelli che guidano tutte le nostre scelte, ciò a cui tendiamo e che per noi è veramente importante) e agire in modo coerente ad essi per essere intimamente felici
-che l’aiuto è più apprezzato dalle persone che te lo chiedono e che la gentilezza può ammorbidire anche i cuori aridi o quelli poco abituati a gioire, a sperare, a credere nel prossimo
-che non sono i comportamenti o le parole o le azioni ad influenzarmi, ma il significato che io decido di dare a comportamenti, parole e azioni
-che per trovare le risposte giuste devo pormi e porre le domande giuste
-che non esistono persone senza risorse, ma esistono stati d’animo e mentali senza risorse
Ho imparato, finalmente, che ognuno di noi fa, è e dà il meglio che può fare, essere e dare in quel momento.


HO CAPITO:
-che scalare la montagna per arrivare alla cima ci renderà migliori indipendentemente dal risultato: ad essere degna di attenzione è la differenza tra la persona che eri quando sei partito e la persona che sei quando arrivi dove sei arrivato, con il tuo nuovo bagaglio di esperienze
-che preferisco trascinare, piuttosto che seguire, ma che se ho accanto una persona che stimo, in alcuni momenti, la seguo con piacere e fiducia
-che sei e ti comporti esattamente come pensi
-che stima reciproca e sincerità sono essenziali per avere relazioni autentiche
-che gli amici sono le persone con cui decidi di stare, crescere, condividere, confrontarti
Ho capito che “il meglio deve ancora venire”. (cit Ligabue)


HO AVUTO CONFERMA:-che ogni persona che incontro mi arricchisce
-che viaggiare rende liberi, insegna ad adattarsi
-che se voglio qualcosa è necessario che io agisca per andare a prenderla
-che tutto quello che ci serve è dentro di noi
-che se ti circondi di persone brillanti la tua vita sarà più brillante
-che fede e gratitudine danno una marcia in più
-“che questa è la vita che sognavo da bambino” (cit. Jovanotti)
-che allenare la propria curiosità permette di scegliere fra molte più possibilità
-che rendere più lieta la giornata a qualcuno, anche solo per un minuto, è davvero gratificante
-che la mente è una risorsa infinita e che l’immaginazione può superare ogni confine, fino ad “ingannarla”
-che ogni persona può darti del buono, basta desiderare di vederlo
-che, quando raggiungi un traguardo, un obiettivo, un successo sono le persone che hai accanto e che sono felici per te a renderlo davvero speciale
-che la vita mi da ogni giorno l’opportunità di apprendere
-che fornire spunti e nuove idee agli altri è stimolante per riceverne di nuovi
-che è meraviglioso far sentire bene una persona che parla insieme a me
-che la falsità logora i rapporti, che la sincerità li rende più forti.
Ho avuto conferma che scambiare energia con persone interessanti è fonte di ispirazione e magia.


HO SCELTO DI:
-arricchirmi di nuove e diverse visioni del mondo per vedere le cose in modo più completo o da un’altra prospettiva, sempre rispettando i miei principi
-di mantenere vivo il bambino dentro di me, per poter attingere dalla sua energia, vitalità e spontaneità
-di volermi assumere le responsabilità, di essere l’ago della mia bilancia, di decidere come mi voglio sentire e che cosa voglio essere senza lasciare che circostanze esterne influenzino i miei stati d’animo
-di essere flessibile e creativa
-di allenarmi a fare ciò che non mi riesce comodo fare
-di essere una persona che fa le cose che sa
Ho scelto di essere ogni giorno la migliore me stessa di ieri.


GRAZIE:
-Grazie a chi si fida di me
-Grazie a chi mi fa brillare gli occhi, a chi mi sorprende con la semplicità e con la purezza delle intenzioni
-Grazie a chi criticandomi mi permette di migliorare alcuni aspetti del mio carattere dove ho ancora margine
-Grazie a chi mi considera un esempio da seguire
-Grazie ai nuovi Amici che ho incontrato lungo la strada, che mi fanno correre più veloce, più forte, con più gioia
-Grazie agli amici fedeli e sinceri che non mi hanno mai abbandonata
-Grazie al potere di un abbraccio, alla complicità, alla condivisione che unisce
-Grazie ai miei genitori per avermi fatto il dono della vita e avermi permesso di diventare la persona che sono
-Grazie ai miei fratelli, legame inossidabile, per essere venuti ad incontrare proprio me tra tutte le famiglie disponibili
-Grazie alla mia numerosa famiglia allegra, solida, colorata e a ogni membro che la compone e che è entrato a farne parte.
-Grazie a Marco raro compagno, amico, amante e alla sua famiglia nido di pace e serenità
-Grazie alla natura, fonte di ispirazione e gratitudine
-Grazie alla fotografia, che mi lascia immortalare attimi unici
-Grazie alla musica e ai libri, compagni di emozioni e nutrimento per l’anima
-Grazie all’Amore e ai suoi lacci infiniti che mi permettono di raggiungere ogni luogo
-Grazie al mio sport, che mi chiede di volere di più da me stessa, una preziosa palestra di vita, uno strumento da sfruttare al massimo per arricchire le mie possibilità.


Che il 2013 sia l’Anno che desiderate e che decidete di far accadere. Super auguri a tutti voi!

Momi

http://www.volleymaniaweb.com/?p=48428

Christmas Time














Ridere, giocare, cantare, scherzare, mangiare, oziare, condividere attimi di semplicità e di vita comune... ha un sapore Speciale se fatto con le persone che ami e al calduccio della tua Casa.

Natale in Famiglia... Priceless :)

TANTI CARI AUGURI A TUTTI VOI!




 

RUBRICA per Pallavoliamo- Crossover- Un viaggio nel beach volley


Ciao ragazzi, inizia il nostro viaggio attraverso i pensieri e le azioni delle persone che popolano l’amato mondo del Beach Volley. Siete pronti?
Partiamo subito dai Giocatori, oggi voglio proporvi 3 Top Players delle Olimpiadi di Londra:  April Ross, americana, medaglia d’argento, Juliana Felisberta da Silva, brasiliana, medaglia di bronzo e il nostro Paolo Nicolai, quinto posto.
Non mi soffermo sul ricco Palmares di questi tre splendidi  atleti; ho fatto loro qualche domanda  con la speranza che tra le righe scoviate utili spunti di riflessione o che semplicemente soddisfiate delle vostre curiosità. Buona lettura!

8 domande a April Ross (USA):
1. Quali sono le tue migliori 3 caratteristiche?

April: Penso che le mie migliori qualità siano di saper essere di supporto agli altri, avere una mente aperta a nuove opinioni ed esperienze e di riuscire a mantenere la calma nella maggior parte delle situazioni.
2. Se potessi rubare anche due caratteristiche in altri atleti che ammiri quali sarebbero?

April: Ammiro di Jen, la mia compagna, il fatto di essere molto estroversa e socievole e di fare amicizia in ogni parte del mondo, ammiro di Sara Montagnoli (giocatrice austriaca, rappresentante degli atleti) che cura gli interessi di tutti e lavora duramente per assicurarsi che il nostro sport sia positivo per i giocatori.
3. Cosa dici a te stesso prima di entrare in campo? E al tuo compagno?

April: Provo a darmi fiducia contro la squadra con cui stiamo giocando prima della partita, quindi visualizzo nella mia testa tutto quello che loro fanno bene e come posso fare per fermarlo, poi visualizzo noi che facciamo tutto quello di cui abbiamo bisogno per vincere, faccio questo più e più volte prima della partita, quindi non mi dico molto, ma visualizzo tantissimo. Principalmente alla mia compagna costruisco fiducia dandole feedback positivi durante il riscaldamento così che lei si senta bene mentre entriamo nel match.
4. Come si riesce a mantenere la motivazione per stare sempre al Top? Che cosa ti spinge maggiormente verso i tuoi obiettivi?

April: Penso che la prima cosa che mi mantiene motivata è che amo realmente il beach volley, sarebbe davvero dura viaggiare e competere a questo livello se non lo facessi. Amo il modo in cui mi fa vivere , mi piacciono la libertà e l’opportunità di girare il mondo. Mi piacciono le persone che fanno questo sport e sono competitiva di natura, quindi mi diverte giocare i tornei e cercare di provare ogni volta al mio team che è il migliore. Penso anche sempre all’ obiettivo finale che è una medaglia d’oro alle Olimpiadi, e questa è un grande motivazione.
5. Ci sono degli esempi che hai seguito nella tua vita e che ti hanno portato a diventare quello che sei?

April: Penso che i miei modelli principali siano stati i miei genitori, persone molto amorevoli e che hanno lavorato sodo.  Son coloro che mi hanno insegnato l’importanza di lavorare duramente e senza questa lezione so che non avrei mai avuto il successo che ho ottenuto.
6. Quanto conta l'alimentazione nelle tue prestazioni?

April: Credo che la nutrizione sia davvero importante in preparazione, probabilmente il terzo aspetto dopo la preparazione fisica e quella mentale, quindi nel periodo pre-stagionale provo a mangiare più salutare che posso, molta frutta, verdure e pesce, tutto naturale. Tuttavia, una volta che sono al torneo ritengo di dover mangiare quello che il mio corpo mi dice di avere bisogno, quindi se voglio un dolce la sera lo prendo, tutto con moderazione però! Durante il torneo è veramente importante non privarsi di alimenti utili, mi assicuro sempre di mangiare abbastanza per tenermi in energia.
7. Quali sono le tre cose che in valigia porti sempre con te?

April: Mi porto sempre le scarpe da ginnastica perché anche se giochiamo senza scarpe sono necessarie per andare in palestra e per gli allenamenti su strada, ho anche un ombrello perché sembra sempre piovere ai nostri tornei! Portiamo le proteine in polvere da usare nelle bevande dopo l’allenamento per rivitalizzare i nostri muscoli. Vado sempre fuori peso con il bagaglio…quindi potrei andare avanti a descrivervi cosa porto in valigia! Di solito mi porto anche un bell’ abito nel caso uscissimo a cena  o andassimo al party dei giocatori a fine torneo.
8. Qual è il miglior insegnamento che hai tratto dallo sport in questi anni di carriera?

April: Che la fiducia in se stessi è la cosa più importante e la qualità più difficile da guadagnare. Non viene facilmente, mi ci è voluto un sacco di lavoro per acquisire la fiducia che ho oggi . Attraverso la lotta per ogni punto e l’avere successo ho guadagnato molta fiducia, non solo nel campo, ma nella vita e adesso posso vedere quanto è importante questo aspetto e quanto possa aiutare le persone. Ho imparato anche che non puoi mai mollare (anche qui sia in campo che nella vita) perché non sai mai che cosa potrebbe succedere. Stavamo perdendo abbastanza malamente contro le numero uno al mondo nella semifinale olimpica (Juliana-Larissa), ma eravamo determinate a non mollare e non so come è accaduto, ma siamo tornate in partita e abbiamo vinto… e quella per me è stata la massima  lezione del “non arrendersi mai”.
7 Domande a Juliana (BRA):

1. Quali sono le tue migliori 3 caratteristiche?
Juliana: Onestà , allegria e determinazione.

2. Se potessi rubare anche due caratteristiche in altri atleti che ammiri quali sarebbero?
Juliana: Pazienza e sangue freddo.

3. Cosa dici a te stesso prima di entrare in campo? E al tuo compagno?
Juliana: Cerco di concentrarmi e provo a mettere in pratica quello che ho allenato,  alla mia compagna faccio in modo di dare forza e fiducia.

4. Come si riesce a mantenere la motivazione per stare sempre al Top? Che cosa ti spinge maggiormente verso i tuoi obiettivi?
Juliana: perché  amo quello che faccio e sono guidata da sfide, ho imparato una cosa che tengo nel cuore sempre: il segreto della felicità è amare il dovere e fare di esso un piacere. " O segredo da felicidade è amar o dever e fazer dele um prazer ".

5. Ci sono degli esempi che hai seguito nella tua vita e che ti hanno portato a diventare quello che sei?
Juliana: Ho avuto vari idoli, ho sempre fatto in modo di avvicinarmi alle qualità che hanno caratterizzato i campioni, ma senza perdere mai la mia essenza.

6. Quanto conta l'alimentazione nelle tue prestazioni?
Juliana: La nutrizione per un atleta di alto livello è fondamentale, il supplemento alimentare deve essere parte dell'alimentazione  perché  aiuta nel recupero fisico che è tanto importante per uno sport che esige molto dall’ atleta.

7. Quali sono le tre cose che in valigia porti sempre con te?
Juliana: Il mio Ipod , un buon libro e un cuscino.


8 domande a Paolo Nicolai (ITA):

1. Quali sono le tue migliori 3 caratteristiche?
Paolo: Calma, concentrazione/attenzione, serietà. Infatti per natura riesco a mantenere la calma in quasi tutte le situazioni e questo mi permette di mantenere la concentrazione sulla gara o sull'allenamento, riuscendo a essere attento ai particolari. Inoltre nel mio lavoro sono molto serio.

2. Se potessi rubare anche due caratteristiche in altri atleti che ammiri quali sarebbero?
Paolo: Andrei in Germania e cercherei di rubare il più possibile. Sono impressionato dalla loro efficacia, ovvero la capacità di raggiungere risultati, e dalla loro efficienza, la capacità di ottimizzare al meglio le risorse a disposizione per raggiungere i traguardi.
Poi ruberei la classe da Roger/Dalhausser. Ho ancora davanti agli occhi la loro reazione dopo la sconfitta subita contro di noi a Londra. Non hanno cercato scuse e hanno impedito a giornalisti e co. di trovarne. Si sono complimentati con noi e hanno fatto si che nessuno togliesse luce alla nostra vittoria.

3. Cosa dici a te stesso prima di entrare in campo? E al tuo compagno?


Paolo: Io e Lupino abbiamo fatto nostro il motto usato da Micheal Jordan in Space Jam: "Andiamo a divertirci!". Solo a Londra ho aggiunto qualche parola prima di scendere in campo per attenuare la grande pressione che c'era. Mi sono guardato intorno prima di iniziare il riscaldamento e ho detto a Daniele:" questo è il nostro premio per tutti i sacrifici fatti. Godiamocelo!"

4. Che cosa ti ha spinto a dedicarti al Beach Volley?
All'inizio era una prova, poi sono arrivati dei risultati....ed eccomi ancora qui :-)

5. Ci sono degli esempi che hai seguito nella tua vita e che ti hanno portato a diventare quello che sei?
Paolo: Non c'è un esempio , cerco di prendere tante piccole cose da tutti. Infatti ascolto moltissimo e cerco di prendere spunto da ciò che sento. Leggo biografie o libri dei "primi della classe" (sportivi e non). Sono convinto che le persone che riescano a raggiungere l'eccellenza nel proprio campo abbiano tutte qualcosa in comune.
Detto questo cerco di crearmi una mia strada, tenendo ben presenti i consigli della mia famiglia e dei miei allenatori.


6. Come riesci a conciliare lo sport di alto livello con i tuoi affetti personali? A che cosa rinunci?

Ho una famiglia eccezionale e una ragazza fantastica. Riescono a capire che sto rincorrendo un sogno e mi supportano. Io in cambio quando ho un attimo libero cerco di dedicarlo a loro.

7. Chi è lo sportivo che più ammiri e che vedi giocare con maggior piacere?
Micheal Jordan. Mi affascina da quando sono bambino...

8. Cosa consiglieresti ad un giovane che vuole giocare a beach volley?
Ad un giovane cercherei di far capire che il beach volley é uno sport olimpico e in quanto tale è uno sport di primo livello. Questo perché è importante che chi voglia dedicarsi a questa disciplina non si senta parte di un mondo di seconda fascia. Quindi lo inviterei ad approcciarsi con grande serietà al nostro sport...il resto glielo dirà il beach volley stesso.


Interessante, non credete?

VIDEO- Il boomerang della Gentilezza


Stamattina un ragazzo e alcune signore mi hanno aiutata a risolvere un problema con la macchina.
Ora tocca a me, voglio restituire la loro gentilezza a chi ne avrà bisogno :)
Abbiamo un potere grandioso.

RUBRICA per Volleymania- Frammenti tricolore solidali


Ciao ragazzi, ho tante avventure accadute in questi ultimi mesi da raccontarvi! Quindi cominciamo subito: oggi si parla di Beach Volley e Solidarietà.
Il primo evento al quale vorrei dare spazio è quello a cui ha partecipato l’intera Nazionale Femminile di Beach Volley in EmiliaUno gnocco per una tensostruttura”: siamo state invitate a disputare un torneo che raccogliesse fondi per noleggiare una copertura per il campo da beach di S. Prospero, unica sede rimasta disponibile a causa del terremoto, nella quale i ragazzi del luogo potessero svolgere attività sportive. C’eravamo tutte: Marta, Greta, Laura, Daniela, Vicktoria, Giada e 4 ragazze del giovanile, tra cui le due campionesse d’Italia under 20, Lissandro e Glauco. Ho affrontato questo appuntamento con lo spirito di chi sa che cosa rappresenta e lo mette a disposizione: il beach volley è il nostro mezzo di comunicazione, è lo strumento che ci rende un esempio agli occhi di chi ci guarda, è il veicolo attraverso il quale possiamo contribuire a nobili cause. La formula del torneo è stata studiata dal nostro coach Lissandro in modo simpatico: le 4 atlete seniores hanno fatto coppia ciascuna con una delle 4 atlete Under 20 e si sono scontrate in semifinali e finali; Marta, Greta e Giada hanno invece fatto da arbitri delle gare! Ho giocato con la campionessa italiana under 20 Lodovica Langellotti…e abbiamo simbolicamente vinto il torneo!
Questa esperienza mi ha coinvolto molto, ho visto persone commosse e grate per la nostra presenza. Sapete, sono riuscita a provare emozioni simili alle loro qualche anno fa, quando la mia famiglia è stata colpita da un incidente aziendale (un incendio): so cosa significa perdere un lavoro, vedere tutto andare in fumo, togliere dalle macerie ciò che rimane, lasciare andare quello che per anni è stato tuo e per cui hai faticato, ma che non puoi più recuperare. Ho conosciuto lo sconforto, le lacrime, l’incredulità, le domande, le responsabilità e la fragilità di un padre, ma ho conosciuto anche la forza, la concretezza e la voglia di ripartire subito di una famiglia unita che nella difficoltà ha capito che l’Azione era l’unica strada da percorrere. Però un luogo di lavoro non è una casa: perdere il tetto sopra la propria testa significa perdere la tua sicurezza più profonda, il punto di ritrovo per le persone che ami, il tuo rifugio, la certezza, il riparo. Quello no, non so che cosa significhi, per questo sono vicina a tutte le persone che ancora vivono dentro ad una tenda o che per mesi hanno avuto il timore di tornare nelle loro case per paura di nuove scosse. Ma so anche che noi uomini abbiamo dentro risorse infinite e che sappiamo rimboccarci le maniche per trovare ed attuare soluzioni: la vita di ognuno è colpita da terremoti, di grado più o meno intenso, l’importante è ripartire a testa alta sapendo affrontare gli eventi con coraggio e determinazione.
La compagna iridata Under 20 di Lodovica, Elisa Bellodi è stata speciale protagonista dell’evento poiché residente nella zona interessata del sisma: pensate che fino a poco tempo fa andava a scuola nel pomeriggio perché le strutture sane erano poche ed era necessario che le classi si dessero dei turni. Colgo l’occasione per ringraziare la sua famiglia per l’ospitalità e la gentilezza con cui ci ha accolte. Un grazie anche alla struttura dello Sporting Club di Carpi che ci ha permesso di disputare due allenamenti tecnici durante il weekend. Ho apprezzato molto lo spirito di generosità di queste persone: a volte pensiamo di non aver niente da offrire, ma ci dimentichiamo del potere enorme che hanno l’intenzione e l’amore che mettiamo nel fare le cose.
 
Seconda cartolina: ho passato qualche giorno a casa, nella mia Crespano del Grappa e ho avuto il piacere di essere madrina ad una cena di beneficenza a favore della LILT (Lega Italiana Lotta Tumori) in un ottimo ristorante della pedemontana. Oltre alle favolose pietanze che Gerry (proprietario del locale e simbolo di chi ha sconfitto la Malattia) ci ha preparato, tutte incentrate su prodotti del nostro territorio, è stato dato spazio a sindaci, assessori, imprenditori e primari di ospedali per sensibilizzare una prevenzione che ci salva la vita o che in molti casi ritarda l’evoluzione delle malattia. Ho rappresentato la categoria degli atleti, che per professione sono abituati ad aver cura del proprio corpo tramite l’attività fisica, la sana alimentazione ed annuali check-up; ho contribuito mettendo un top del World Tour all’asta, un simbolo con il quale rappresento la mia provincia di nascita nel mondo, e in questo frangente utile alla causa LILT.
 
 
La terza cartolina che vi presento non riguarda esattamente la solidarietà, ma è un'esperienza che mi ha riempito il cuore di gratitudine e che desidero condividere con voi.
 
Ho conosciuto Don Daniele su facebook e da tempo mi invitava a far visita al suo patronato di Este. Finalmente a novembre ne ho avuto l’occasione e sono andata a conoscerlo personalmente. Quello che ho trovato ad accogliermi ha superato ogni aspettativa: erano coinvolte le tre società storiche di pallavolo di Este, ragazze, genitori, dirigenti e allenatori. Don Daniele ha allestito la chiesa dove ha celebrato la S. Messa a tema Pallavolo/Beach Volley: sull’altare un cesto di palloni, una rete, un elastico, una borraccia, un paio di ginocchiere, le divise da gioco. Con la sua abilità di esprimere in metafore il Vangelo ha saputo celebrare una messa ricca di significato, molto coinvolgente e assolutamente alla portata di ragazze giovani impegnate nello sport. Ha montato un video con le mie fotografie e mi ha permesso di dialogare con i partecipanti all’incontro raccontando le mie esperienze nel mondo del Beach Volley. E’ stato uno scambio che mi ha arricchita molto e nuovamente ha preso in me coscienza il fatto di volermi comportare da esempio, sia per chi mi segue, sia per chi viene a contato con me anche solo pochi minuti.
Ho conosciuto un patronato con una struttura pazzesca, palestre, aree sportive, campi da gioco; ricco di ragazzi (circa 500) impegnati nelle più diverse attività sportive, un punto di ritrovo, di aggregazione tra diverse età ed esprimo nuovamente la mia stima a chi rende possibile fa funzionare tutto questo e che contribuisce allo sviluppo sano dei giovani.
Sono stata omaggiata di una targa e di un paio di ginocchiere… si certo, sanno che non le uso in campo, ma il significato con cui mi sono state consegnate è pienamente condiviso e lo porto con me da molto tempo: “Nella vita bisogna osare e mettersi in gioco, che non vuol dire essere spavaldi o temerari, ma buttarsi usando mente e cuore, cercando sicurezza nelle proprie capacità (giusta autostima, non superbia) e nelle persone amiche (per un cristiano Gesù Cristo) che come le ginocchiere possono aiutarti a risollevarti anche dopo le cadute più brutte e donarti l’entusiasmo e la speranza per ricominciare e osare ancora!
E’ come lasciarsi andare tra le braccia della persona che ami… se ti fidi veramente, ti butterai completamente e godrai a pieno questa meravigliosa sensazione… se hai dei dubbi, rimani un po’ tesa… rischi di farti male e di fare male all’altro e sicuramente rischi di non gustare al meglio tutto questo!” (cit. Don Daniele).

 
Affrontate le vostre sfide quotidiane con coraggio, coscienza e cuore!
A presto
Momi


http://www.volleymaniaweb.com/?p=46927

VIDEO Le cose che STO IMPARANDO dalla vita


"Che non importa quanto buona sia una persona, ogni tanto ti ferirà. E per questo bisognerà che tu la perdoni.
Che ci vogliono anni per costruire la fiducia e solo pochi secondi per distruggerla.
Che non dobbiamo cambiare amici, se comprendiamo che gli amici
cambiano.
Che le circostanze e l'ambiente hanno influenza su di noi, ma noi
siamo responsabili di noi stessi.
Che o sarai tu a controllare i tuoi atti, o essi controlleranno te.
Ho imparato che gli eroi sono persone che hanno fatto ciò che era
necessario fare, affrontandone le conseguenze.
Che la pazienza richiede molta pratica.
Che ci sono persone che ci amano, ma che semplicemente non sanno come
dimostrarlo.
Che a volte la persona che tu pensi ti sferrerà il colpo mortale
quando cadrai, è invece una di quelle poche che ti aiuteranno a
rialzarti.
Che, solo perché qualcuno non ti ama come tu vorresti, non significa
che non ti ami con tutto se stesso.
Che non si deve mai dire a un bambino che i sogni sono sciocchezze:
sarebbe una tragedia se lo credesse.
Che non sempre è sufficiente essere perdonato da qualcuno. Nella
maggior parte dei casi sei tu a dover perdonare te stesso.
Che non importa in quanti pezzi il tuo cuore si è spezzato; il mondo
non si ferma, aspettando che tu lo ripari.
Forse Dio vuole che incontriamo un po' di gente sbagliata prima di
incontrare quella giusta, così, quando finalmente la incontriamo,
sapremo come essere riconoscenti per quel regalo.
Quando la porta della felicità si chiude, un'altra si apre, ma tante
volte guardiamo così a lungo a quella chiusa, che non vediamo quella
che è stata aperta per noi.
La miglior specie d'amico è quel tipo con cui puoi stare seduto in un
portico e camminarci insieme, senza dire una parola, e quando vai via
senti come se sia stata la miglior conversazione mai avuta.
È vero che non conosciamo ciò che abbiamo prima di perderlo, ma è
anche vero che non sappiamo ciò che ci è mancato prima che arrivi.
Ci vuole solo un minuto per offendere qualcuno, un'ora per piacergli,
e un giorno per amarlo, ma ci vuole una vita per dimenticarlo.
Non cercare le apparenze: possono ingannare. Non cercare la salute,
anche quella può affievolirsi.Cerca qualcuno che ti faccia sorridere,
perché ci vuole solo un sorriso per far sembrare brillante una
giornataccia.
Trova quello che fa sorridere il tuo cuore.
Ci sono momenti nella vita in cui qualcuno ti manca così tanto che
vorresti proprio tirarlo fuori dai tuoi sogni x abbracciarlo davvero!
Sogna ciò che ti va, vai dove vuoi, sii ciò che vuoi essere, perché
hai solo una vita e una possibilità di fare le cose che vuoi fare.
Puoi avere abbastanza felicità da renderti dolce, difficoltà a
sufficienza da renderti forte, dolore abbastanza da renderti umano,
speranza sufficiente a renderti felice.
Mettiti sempre nei panni degli altri. Se ti senti stretto,
probabilmente anche loro si sentono così.
Le più felici delle persone non necessariamente hanno il meglio di
ogni cosa; soltanto traggono il meglio da ogni cosa che capita sul
loro cammino.
L'amore comincia con un sorriso, cresce con un bacio e finisce con un
the.
Il miglior futuro è basato sul passato dimenticato, non puoi bene
nella vita prima di lasciare andare i tuoi fallimenti passati e i
tuoi dolori.
Quando sei nato, stavi piangendo e tutti intorno a te sorridevano.
Vivi la tua vita in modo che quando morirai, tu sia l'unico che
sorride e ognuno intorno a te piange."


Paulo Coelho