"Ti troverai ad affrontare i tuoi eroi: Michael Jordan e Clyde Drexler.
Giocherai con degli Hall of Famers: Kevin Garnett, Paul Pierce, Lebron James, Dwyane Wade.
A volte ti spaventerai.
A volte penserai di non essere all’altezza.
Ma nonostante tutto, ogni giorno ti presenterai all’allenamento e continuerai a lavorare.
Prenderai più di 26.000 tiri in carriera. Di questi, all’incirca 6 su 10 finiranno fuori dal canestro. Questo gioco è un figlio di puttana, ti avevo avvertito.
Tuttavia, non ti devi preoccupare. Un uomo di successo è fatto di 1.000 fallimenti. O, nel tuo caso, 14.000 tiri sbagliati.
Vincerai l’anello a Boston.
Ne vincerai un altro a Miami.
Le personalità presenti in quelle due squadre saranno molto diverse, ma queste due franchigie avranno qualcosa in comune: le abitudini.
Le solite, noiose abitudini.
Lo so, vuoi sapere qual è il segreto per avere successo in NBA.
Il segreto è che non c’è nessun segreto.
Sono semplicemente le solite, vecchie noiose abitudini.
In qualsiasi spogliatoio ti verrai a trovare, tutti diranno le cose giuste. Tutti diranno che saranno pronti a sacrificarsi per il successo, che saranno pronti a fare qualsiasi cosa per vincere un titolo.
Ma questo sport non è un film.
Non si tratta di essere l’uomo che risolve il quarto periodo. Non riguarda le chiacchiere. Questo sport si basa sul lavoro quotidiano, soprattutto quando nessuno sta guardando.
In qualsiasi spogliatoio ti verrai a trovare, tutti diranno le cose giuste. Tutti diranno che saranno pronti a sacrificarsi per il successo, che saranno pronti a fare qualsiasi cosa per vincere un titolo.
Ma questo sport non è un film.
Non si tratta di essere l’uomo che risolve il quarto periodo. Non riguarda le chiacchiere. Questo sport si basa sul lavoro quotidiano, soprattutto quando nessuno sta guardando.
Kevin Garnett, Paul Pierce, LeBron James, Dwyane Wade. Gli uomini con i quali vincerai dei titoli sono molto diversi tra loro. Ciò che li rende campioni sono le solite, vecchie noiose abitudini. Entreranno in competizione per vedere chi sarà il primo ad arrivare in palestra, e l’ultimo a lasciarla.
I giocatori che credono che questo sia un mero cliché, che pensano che ciò non dovrebbe riguardarli perché Dio gli ha regalato il talento, attraverseranno la loro carriera senza mai vincere un titolo NBA.
Ma vorrei che tu capissi qualcosa di più profondo. Il punto non è vincere campionati.
Certo, ci sarà un senso di appagamento e di soddisfazione quando, ricordandoti di chi ti ha sempre detto che non ce l’avresti mai fatta, alzerai il trofeo sopra la tua testa.
Scaldapanchine.
Alcolista.
Ragazzo bianco.
Sarò onesto con te, dopo aver vinto il primo titolo realizzerai che il brivido è fugace. Il senso d’affermazione è fugace. Se queste sono le uniche emozioni che inseguirai, finirai con l’essere molto depresso.
I titoli vinti hanno un’importanza secondaria rispetto alla sensazione che avrai nello svegliarti ogni mattina per andare a metter su del lavoro. I titoli vinti sono come quando ti trovi in aula a UConn, con indosso la tua camicia e la cravatta stretta al collo. Sono solamente il culmine di tutto ciò che c’è dietro.
E’ nel tragitto percorso per arrivare a quei momenti, così come nella tua passeggiata in quella tranquilla mattinata di autunno nel Connecticut, che troverai la felicità.
Lo penso davvero, ciò che ti dico viene dal profondo del mio cuore: il bello della vita non è nella destinazione, ma è nel tragitto che farai. E quel tragitto percorso ti cambierà come persona.
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Ma per realizzare i tuoi sogni diventerai una persona differente. Diventerai ossessivo sulla routine da mantenere. Questo avrà un costo in termini di amicizie e famiglia.
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Ma per realizzare i tuoi sogni diventerai una persona differente. Diventerai ossessivo sulla routine da mantenere. Questo avrà un costo in termini di amicizie e famiglia.
Molte sere non uscirai di casa. I tuoi amici ti chiederanno il perchè. Non berrai mai alcol, MAI. La gente ti guarderà come una persona divertente. Quando andrai in NBA non giocherai più a carte con gli amici. Alcune persone ti diranno che non sei stato un buon compagno di squadra. Rischierai di perdere la tua famiglia per il lavoro.
La maggior parte del tempo sarai da solo.
Questo non ti renderà la persona più popolare. Alcuni non ti capiranno. Ne vale la pena?
Solo tuo puoi rispondere a quella domanda.
Chi dovrei essere?
Domani quando scenderai da quel bus in Carolina del Sud, dovrai scegliere.
Ogni giorno per il resto della tua vita dovrai prendere delle scelte.
Vuoi adattarti, o vuoi inseguire in solitaria la grandezza?
Vai al campo, stai in campo.
Molte persone non capiranno veramente chi sei. Ma sapranno quanto hai lavorato.
Ray Allen
http://www.ekis.it/attimovincente/gm
http://www.ekis.it/attimovincente/gm
Qui l'articolo completo:
http://www.nbareligion.com/2016/11/01/ray-allena-annuncia-il-ritiro-ecco-la-lettera-strappalacrime/?refresh_ce-cp
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