Diventare papà

Non è facile per un uomo diventare papà durante la gravidanza.

La donna cambia fisicamente, e attraversa un lungo cammino di consapevolezza per 9 mesi.
A volte ha la nausea, convive con gli sbalzi ormonali, il malessere, il cambiamento, la gioia di sentire il suo bambino muoversi nel grembo, la gratitudine, la continua scoperta.
I suoi ritmi variano, la sua visione delle cose anche. ...
Ogni donna in gravidanza attraversa un portale dal quale non torna più indietro.

Il papà vive tutto da fuori.
Sembra lo spettatore curioso di un miracolo che matura e che presto si compirà.
Il suo ruolo è quello delicatissimo e importantissimo di affiancare la madre.
Ruolo particolare, necessario.
E non facile.

L'uomo supporta, sopporta. Noi gli chiediamo di capire qualcosa che non solo non riesce a vedere, ma non riesce nemmeno a sentire.
Si può unicamente fidare di noi, delle nostre descrizioni, delle sensazioni e dell'amore con cui giorno dopo giorno portiamo avanti l' esperienza più preziosa.

Sapevo già che TU saresti stato speciale. Lo sapevo da quando lo scorso agosto, durante uno dei nostri primissimi momenti magici insieme, mi hai detto: "Tu sarai la madre dei miei figli".

Fin dall'inizio della gravidanza hai voluto essere presente in ogni modo possibile.
Hai protetto il nostro segreto, e me con lui, accompagnandomi attraverso ogni nuova scoperta.
Ti offendevi un pochino quando le persone alla lieta notizia si congratulavano con me e non con te. Come a dare per scontato il tuo ruolo, quasi a dire "è per la mamma la vera sfida, è la mamma, contenitore sacro, che va protetta, accudita, amata...".
Invece tu stavi già facendo egregiamente la tua parte.

Alcuni momenti ti hanno messo a dura prova.
Ma io so in che modo ci sei stato.

Mi hai amata in ogni forma possibile, da quando all'inizio restavi fuori dalla porta del bagno mentre vomitavo e aspettavi che, bianca come un cencio e ricurva su me stessa, avessi finito per chiedermi "Come stai?", a quando avevo l'energia di una ragazzina felice.
Hai cucinato per me, hai sistemato la casa, mi hai scritto lettere d'amore, mi hai portata a nutrirmi di luoghi bellissimi e speciali.
Mi hai protetta dalla noncuranza e dal dolore, riservandomi solo cose belle, e scegliendo di offrirmi il meglio.
Hai rinunciato ad alcuni impegni, hai trascurato anche il lavoro, c'eri alle visite, c'eri ad ogni mia richiesta di aiuto, dubbio o paura.
Lo hai fatto per me, per noi, per la nostra creatura.
E non è stato facile, per questo ti rinnovo il mio Grazie.

Mai come in questo periodo della mia vita mi sono sentita accudita.

Mi hai fatto compagnia nelle notti insonni, mi hai accarezzato i capelli, mi hai stretta a te nei miei momenti di sconforto, mi hai cullata e avvolta con il tuo amore.
Hai cantato per noi, mi hai fatta ballare, ingelosire, commuovere.
Hai asciugato centinaia di lacrime, guardandomi senza parlare, nè giudicare, nè indagare, lasciando solo che io mi abbandonassi e che ritrovassi la pace in te.
E dentro la nostra sfera magica.
Abbiamo parlato tanto, compreso insieme, demolito vecchi schemi, costruito nuove modalità.

Quando la sera sulla nostra poltrona gialla mi fai distendere su di te, nell'unica posizione che il mio corpo sembra tollerare adesso, io mi sento a Casa.
E non mi dici mai che ti peso o che sei scomodo, anche se hai un cuscino in faccia, o una gamba a penzoloni perché occupo tutto lo spazio e non ci stai.

Le tue braccia mi sostengono, e io mi posso abbandonare ad ogni mia scelta sicura, perché so che con te sarà bellissimo.

Tu sei Casa.
Tu sei l'Amore.

Grazie. Ti amo.



Nessun commento:

Posta un commento