Arrivederci

6 cuori che salutano 3 cuori che partono.
3 alle finestre (nonna, zia, sorella), 1 alla porta (papà), 2 in giardino (fratello e mamma).

9 cuori che si dicono arrivederci, l’ennesimo di infiniti.

Come infinito è e sarà il legame che si divide per poi riprendersi.
Che si allontana per poi ritrovarsi.

Come infinita e purissima è la gioia che la piccola Petra Luna ha portato in tutte le nostre vite, creando nuovi genitori, nuovi zii, nonni, pro-zii, cugini e una bis-nonna.

Rinnovando l’Amore, riaccendendo la Grazia.

Siamo Benedetti.
L’uno dall’altro.
L’uno per l’altro.
L’uno e l’altro dall’Alto.


Ci siamo messi in cammino

Un anno fa, oggi, ci siamo messi a disposizione.
Un anno fa, tra le mura di uno splendido castello della Valle D’Aosta, io e il tuo papà ci siamo preparati per accoglierti.
Abbiamo pregato, visualizzato, parlato, ti abbiamo espresso le nostre intenzioni, i timori, i desideri.
Ci siamo connessi al Vero Amore. Quello delle fiabe, quello del lieto inizio.
Abbiamo sognato ad occhi aperti, con fiducia ed emozione pura, di noi tre insieme.
Un anno fa io e il tuo papà ci siamo amati come non mai: commossi, discreti, titubanti, dolcissimi... per dare il via al nostro incontro.
Tu già c’eri, eravate li... uno spirito maschio (Panaflone), uno spirito femmina (Spririffetta), e chissà quanti altri.
Eravamo ignari che avresti rivoluzionato il nostro universo, mentre tu ci avevi già scelti. 
Già sapevi.
Già sentivi.
Già guidavi ogni nostro passo.
Un anno fa, oggi, ci siamo messi in cammino. In tre.


Lavoro e ti amo

Lavoro, faccio ciò che mi piace.
Lavoro, vivo di ciò che amo.
Lavoro, per dare il mio contributo.
Lavoro affinchè le anime sportive (e non) che incontro nel mio destino possano realizzare i loro Sogni, i loro Obiettivi.
Lavoro per crescere, per imparare, per sfidarmi.
Lavoro per nutrire, per illuminare, per accompagnare.
Lavoro per donare semini di consapevolezza e scoprire le persone stupirsi della loro incredibile forza interiore.
Lavoro e mi sento Felice.
Davvero Felice.

Intanto tu dormi tra le mie braccia.

E ancora mi stupisco di come possa essere racchiuso tanto Divino Amore in così pochi centimetri di pelle profumata.

Ti amo di Bene piccola Petra Luna.
Grazie che ci sei.



Olimpiadi: una ferita con un disegno

V: oggi è il giorno della partenza dei ragazzi (per Pyeongchang-Giochi olimpici invernali)... tu che ci sei già passata, come faccio a smettere di pensare che avrei dovuto esserci anche io su quell'aereo e a smettere di essere arrabbiata?
G: ... non ti chiedo di smettere di pensarci.
La verità è che ci penso ancora anche io a come sarebbe stato.
E vibro al solo pensiero.
Direi che è più che naturale.
Sai cosa ho fatto quella volta (quando non mi sono qualificata alle Olimpiadi di Londra nel 2012)?
Mi trovavo ad una tappa del campionato italiano, in albergo mi ero presa una singola (cosa che di solito non si fa perché si sta con la compagna).
Era venerdì sera e mi sono chiusa in camera a guardare la cerimonia di apertura dei giochi di Londra.
Ho spento il telefono e me la sono goduta... tra litri di lacrime e reali consapevolezze.
Avevo bisogno di tempo.
Tempo per me, tempo per me e quel Sogno sfumato.
Ho visto sfilare l’Italia, ho visto sfilare tante amiche di altre nazioni che incontravo ogni settimana al world tour.
Ho visto sfilare l’Olanda e le sue ragazze che ci avevano battute per quel posto alle Olimpiadi.
Erano felicissime.
È stato durissimo, ma nel contempo terapeutico restare incollata alla tv per ore a vivere ciò che io e la mia compagna avevamo sognato e immaginato nel dettaglio.
In ogni minimo dettaglio.
È stato saper chiudere un ciclo.
Un cerchio direi.😉
È stato capire e credere quanto valessimo, nonostante non fossimo lì.
È stato riuscire a dare merito al mio avversario e fare pace con le colpe che mi attribuivo.
È stato rispettare quel momento della mia vita, perfetto e giusto così.
Prima o poi avrei compreso il “perché è capitato a noi? Perché non sono riuscita a fare meglio?”
Una settimana dopo ho vinto lo scudetto in Italia insieme ad un’ altra super compagna, Lucia.
Mi ero settata su nuovi obiettivi, mi ero rimessa in gioco.
Nonostante non avessi coronato il sogno per cui avevo lavorato per anni, avevo scelto di amare il mio sport e di onorarlo al massimo delle mie capacità.
Vincere in Italia era quello che in quel momento potevo e volevo fare.
E poi... poi accadono le magie.
Quando fai tua la lezione, quando comprendi che c’è un disegno più grande, quando ti rendi conto che è ok che sia andata così perché tu hai dato il massimo ed è solo dando il massimo che cresci e ti conosci davvero...
ecco che i tuoi obiettivi si trasformano e vengono messi a disposizione di un bene più ampio.
Ho scelto di diventare una mental coach.
E ad oggi non cambierei una virgola della mia storia, perché mi ha permesso di diventare la donna e la professionista che sono.
Con i miei difetti, i miei fallimenti, e le innumerevoli sconfitte.
Ed é questa la magia che mi consente di guidare gli altri a vincere come persone prima che come atleti: l’aver perso la partita più importante.
Ti capisco, ti sono accanto.
E rispetto questa tua ferita.
Abbine cura.
“Se non puoi essere un pino sul monte,
sii una saggina nella valle,
ma sii la migliore piccola saggina
sulla sponda del ruscello.
Se non puoi essere un albero,
sii un cespuglio.
Se non puoi essere una via maestra
sii un sentiero.
Se non puoi essere il sole,
sii una stella.
Sii sempre il meglio
di ciò che sei.
Cerca di scoprire il disegno
che sei chiamato ad essere,
poi mettiti a realizzarlo nella vita.”

Douglas Malloch

Sei stanco anche tu

Sei a letto.
Stasera mi sto occupando io della piccola mentre di solito lo fai tu per lasciarmi riposare tra una poppata e l’altra.
Domani ti aspetta un’altra giornata piena, quindi hai deciso di andare a dormire.
Sono salita in camera un istante per prendere la felpa.
Sei crollato e mi fermo a guardarti.
Respiri rumorosamente, hai un braccio sulla fronte, una gamba piegata, un cuscino accanto il fianco e il piumone fino al collo.
Non so come tu faccia a stare comodo in questa posizione, ma sento che stai riposando.
Sei stanco anche tu.
Tanto stanco.
E vederti dormire così intensamente mi solleva.
Ti stai spendendo parecchio per noi.
Ci dedichi il tuo tempo, le tue attenzioni, le tue cure, la tua comprensione, il tuo amore.
Lavori e poi ci sei.
E a volte non lavori per permettere a me di farlo perché sai quanto mi manca, sai quanto ci tengo.
Te ne sono tanto grata.
Anche se è sfidante e capita di scontrarsi, credo che stiamo facendo un ottimo lavoro.
La nostra coppia si è trasforma in famiglia con tutti gli adattamenti e le nuove regole che questa neonata condizione impone.
La creatura che abbiamo messo al mondo mi ha rapito il cuore, il corpo, il tempo e le energie, ma tu sei e resti l’Uomo della mia vita.
Ti ho già detto che ti amo oggi?
Ti amo Gian.

Perchè lo fai?

Quando i tuoi allenamenti diventano routine, anche ciò che ami perde di valore.
Allora devi fermarti un istante e ricordare perché lo fai.
- Perché lo fai?
- Perché è importante per te?
- Qual è il motivo delle tue azioni?
- Cosa ti guida oggi?
- Se domani tutto questo finisse... come staresti? Come sarebbe?
La forza interiore che ci guida, quando è attivata, è la cosa più importante del mondo.
L’emozione è ciò che dà luce alla vita.


Nessun grado di separazione

Siamo cuore a cuore, pancia a pancia.
Dormi.
Ascolto il tuo respiro profondo, percepisco il calore del tuo corpicino abbandonato, raccolto e perfetto.
Guardo le tue manine, aperte, rilassate e ben salde che mi avvolgono.
Ti fidi di me.
Lo sento, lo so da quando eri nella mia pancia e venivi ad incontrarmi nei sogni per sussurrarmi “Ce la fai.”
Strofino a lungo il mento sulla tua testa morbida, e spesso mi allungo fino alla guancia per baciarti.
Profumi di buono.
Profumi di un luogo che non avevo mai conosciuto.
Il luogo che ogni giorno mi sorprende.
Il luogo sacro e originario di cui non posso più fare a meno.
Il luogo da cui non voglio più tornare indietro.
“E poi, ho sentito un’emozione accendersi veloce e farsi strada nel mio petto senza spegnere la voce...e non sentire più tensione solo vita dentro di me...
Nessun grado di separazione, nessun tipo di esitazione, non c’è più nessuna divisione
tra di noi. Siamo una sola direzione in questo universo che si muove...”
Ti amo Petra Luna.