Ciao ragazzi, bentrovati!
Solo un rapido saluto tra un allenamento e l’altro per aggiornarvi sulle ultime novità.
Abbiamo disputato già tre tornei insieme, due tappe del campionato italiano (Torino e Casal Velino) e una tappa del torneo zonale Cev a Senigallia (che ci ha permesso di giocare contro qualche coppia europea); ora attendiamo di confrontarci con il livello internazionale nei prossimi appuntamenti stagionali.
Nel frattempo ci alleniamo e parteciperemo ad altre due tappe del campionato italiano, inclusa la finale scudetto.
Curiosità: alla tappa di Casal velino della scorsa settimana, sono giunta al mio 22 oro italiano in carriera… e devo dire che la cosa mi rende orgogliosa.
Il tempo per costruire la nuova coppia per ora è stato davvero poco: qualche aggiustamento tecnico sotto la guida di Andrea Raffaelli e Davide Chiappini e la volontà di entrambe di conoscersi rapidamente in campo per poter essere il più efficaci possibili. Sono sempre stata un’amante dell’allenamento e della meticolosa preparazione, ma in questo momento il grande lavoro io e Greta lo stiamo facendo in gara, perché è lì che abbiamo l’occasione di creare la sintonia e di chiarire subito le nostre reciproche visioni di gioco e necessità.
Vi starete chiedendo quanto possa essere complicato trovarsi a competere per ottenere buoni risultati con una persona nuova al proprio fianco, a stagione inoltrata… beh, in effetti la questione richiede tanta attenzione, ma vi posso garantire che quando si hanno forti obiettivi in comune e una grande voglia di vincere come abbiamo noi, il compito diventa più semplice.
Oltre naturalmente al fatto che siamo due atlete esperte e indipendenti e che entrambe non ci troviamo per la prima volta a dover gestire la situazione di cambio compagna in corsa.
Sono felice di aver intrapreso questa strada, non solo per l’indiscutibile valore fisico e tecnico di Greta come giocatrice, ma anche perché, dopo un momento di difficoltà, ho ritrovato l’entusiasmo nel gioco che più amo al mondo.
Vi sembrerà incredibile, ma avevo quasi perso la voglia di allenarmi, di stare in campo, di spendermi e spendere per questo sport. Queste sensazioni sono state un enorme campanello d’allarme per me e il chiaro segnale che qualcosa andava cambiato.
Succede. Anche ai più motivati, anche ai professionisti, anche ai mental coach.
La cosa importante è non farsi trascinare dagli eventi ma comprendere come agire per riportare la situazione in equilibrio.
Può capitare, anche con dispiacere verso le persone coinvolte, che tu ti renda conto che la strada intrapresa non sia più quella per te, che l’ambiente non ti garantisca più nè i giusti stimoli nè l’energia di cui hai bisogno per nutrirti; che quello che sta accadendo non sia più in linea con i tuoi valori e che il tuo stato d’animo e le tue sensazioni siano lontane dal “mi sento bene in questo contesto e questo mi permette di dare il massimo”.
Accontentarsi di qualcosa che non ci soddisfa più ci spinge a vivere nell’insoddisfazione, e in questo stato è difficile attingere alle nostre migliori risorse. Quindi diventa necessario fermarsi un attimo, guardarsi dentro, fare il punto della situazione. Chiedersi cosa vorresti veramente, come vorresti che fosse, cosa vorresti di diverso, cosa puoi fare per ottenerlo. E prendere una decisione. Perché ogni cosa che ci accade nella vita, che sia ciò che ci fa emozionare di gioia o che rappresenti per noi una sfida, inizia con una decisione e, come dice un grande guru della crescita personale: “è nel momento delle decisioni che si plasma il nostro destino” (A.Robbins).
L’unico modo che conosco per poter tornare a brillare è assumere il controllo della mia vita, e rimettermi nei giusti binari con entusiasmo e fiducia, così ho preparato due valigie e sono partita, ancora.
Verso nuove avventure, nuove sfide, rinnovate energie.
Lasciando la precedente zona di comfort e affacciandomi all’ignoto e al rischio con curiosità.
Con una direzione ben chiara in testa, uno scopo, nuovi significati da dare, situazioni da influenzare, impegni con me stessa da mantenere.
Senza sapere ancora come andranno le cose, quanto dureranno e fino a dove io e Greta sapremo spingerci insieme, ma con la certezza che “il meglio deve ancora venire.” Questa è la convinzione che più di tutte mi permette di sentirmi al sicuro, di avere fiducia in tutto quello che mi succede e di essere pronta a cogliere con gioia le opportunità che mi si presentano. Difficoltà ce ne saranno? Certo! E lavoro per farmi trovare pronta.
Seguiteci, mi raccomando!
Un abbraccio
Momi
www.pallavoliamo.it
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