5 mesi fa eravamo in ospedale, tutti e 3, a travaglio iniziato.
Papà, io, e te.
Uniti più che mai.
Incerti, curiosi, disponibili, stanchi, emozionati, coraggiosi, confusi, guidati.
Uniti più che mai.
Incerti, curiosi, disponibili, stanchi, emozionati, coraggiosi, confusi, guidati.
Stavamo per entrare faticosamente in sala parto, ognuno già in cammino con il proprio ruolo, momento, spazio e rispetto.
Ognuno ad interpretare egregiamente la propria parte per riunirci nel primo indimenticabile, divino sguardo.
Ognuno ad interpretare egregiamente la propria parte per riunirci nel primo indimenticabile, divino sguardo.
5 mesi tra qualche ora.
5 mesi che siamo Famiglia.
5 mesi che sono mamma.
5 mesi che siamo Famiglia.
5 mesi che sono mamma.
Adesso dormi totalmente abbandonata tra le mie braccia tenendoti aggrappata con la manina alla scollatura del pigiama.
“Resto qui. Sono qui per te. Sono qui con te.”
“Resto qui. Sono qui per te. Sono qui con te.”
Avevo scritto un poema.
L’ho cancellato.
L’ho cancellato.
Ti amo.
Vi amo.
Vi amo.
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