Sono all’uscita della Chicco con Petra Luna e insieme a noi sta uscendo anche una famiglia.
Sono “nuovi”.
Sono “nuovi”.
Si vede da come maneggiano l’ovetto.
Papà, mamma e cucciolo.
Lui indossa pochi giorni di vita.
Papà, mamma e cucciolo.
Lui indossa pochi giorni di vita.
“Che meraviglia, quanto ha?”
Vedo che la mamma si irrigidisce.
Tesa in volto.
Vedo che la mamma si irrigidisce.
Tesa in volto.
In guardia.
“Due settimane..”, mi risponde.
“È la prima uscita”, aggiunge il papà con fare amichevole.
Mi tengo a debita e rispettosa distanza, contemplando quell’ennesimo miracolo del cielo e pensando a quanta gioia e subbuglio portano pochi centimetri di essere umano.
Il papà attacca bottone, mi chiede di Petra Luna.
Gli rispondo, ma la mia attenzione rimane sulla mamma e il suo neo-nato.
Gli rispondo, ma la mia attenzione rimane sulla mamma e il suo neo-nato.
La prima uscita, il primo contatto con il mondo.
Quel momento delicatissimo, ancora nitido nella mia mente, in cui la mamma espone suo figlio per le prime volte.
Quel momento delicatissimo, ancora nitido nella mia mente, in cui la mamma espone suo figlio per le prime volte.
Sorrido al piccolo.
Sorrido a lei.
Molla impercettibilmente le spalle, ma rimane in guardia.
Sorrido a lei.
Molla impercettibilmente le spalle, ma rimane in guardia.
Le Madri, che animali incredibili.
Che fascino!
Che forza!
Che fascino!
Che forza!
Penso ad una leonessa che, attenta ad ogni spostamento, è pronta ad uccidere pur di difendere il suo cucciolo.
Vedo nel volto di questa madre la capacità di fare qualsiasi cosa pur di proteggere.
Vedo il materno desiderio di conservare intatta l’intimità di quella relazione a due.
Questa creatura che ora è alla luce, vulnerabile, fuori controllo, lei la vorrebbe ancora dentro alla sua pancia, al sicuro.
Vedo nel volto di questa madre la capacità di fare qualsiasi cosa pur di proteggere.
Vedo il materno desiderio di conservare intatta l’intimità di quella relazione a due.
Questa creatura che ora è alla luce, vulnerabile, fuori controllo, lei la vorrebbe ancora dentro alla sua pancia, al sicuro.
Sei mamma.
Quanto Amore da incanalare!
Quanti “devo” da sciogliere in “posso”.
Quanto Amore da incanalare!
Quanti “devo” da sciogliere in “posso”.
Selvaggia, provata, tenera, fragile, potente, appesantita, insicura, struccata, amorevole, pronta ad attaccare se necessario.
La guardo e le dico:
“Complimenti, Brava.”
“Complimenti, Brava.”
Lei apre un bel sorriso.
Vorrei abbracciarla e dirle che è tutto ok.
E che, anche lei, ce la farà.
Ce la sta già facendo.
E che, anche lei, ce la farà.
Ce la sta già facendo.
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