La mia dichiarazione di autostima- Virginia Satir

Riprendo un post della mia splendida amica e Coach Carlotta, dedicato a noi donne, atlete, madri, amiche, bambine, amanti, sorelle, figlie, compagne, con una dichiarazione di autostima scritta da Virginia Satir, eccellente psicologa e psicoterapeuta americana, specializzata in terapia familiare.



"Questa è per te, donna in cerca... Che si distrugge e si ricrea, che piange ride urla e si dispera. Che si sente persa, arresa, sola. Che ha paura, che si piace e si disprezza, che ci crede e ci riprova, che rimane immobile, inerme, che subisce e si ribella. Che non capisce che è più bella la mattina struccata e spettinata. Che ascolta, conforta e incoraggia. Che sente la natura fuori e dentro di sé. Che trova la forza e segue la strada, che sa accogliere e custodire, madre e figlia, moglie, amica e compagna, sacrificio e nutrimento... Energia sottile e vibrante che nasce dalla terra e genera da sé stessa nuova vita....
Perché ogni donna sappia che non è mai sola e che tutto può cambiare, in ogni momento. E perché sia consapevole che dentro di sé custodisce il tesoro più grande, la sua Unicità."


LA MIA DICHIARAZIONE DI AUTOSTIMA:
"In tutto il mondo non esiste nessuno che sia come me. Tutto quello che proviene da me è autentico, perché sono soltanto io a sceglierlo.
Io possiedo tutto di me, il mio corpo, le mie sensazioni, la mia bocca, la mia voce, tutte le mie azioni, che siano per gli altri o per me stessa.
Possiedo le mie fantasie, i miei sogni, le mie speranze e le mie paure.
Possiedo tutti i miei trionfi e successi, tutti i miei fallimenti ed errori. Perché Io possiedo tutto di me e sono in grado di entrare in contatto intimo con me stessa.
Facendo questo posso amare me stessa e diventare mia amica in ogni mia parte.
So che ci sono aspetti di me che mi sconcertano ed altri aspetti che non conosco. Ma fino a quando continuo ad amarmi e ad essere amichevole con me stessa, posso cercare soluzioni agli enigmi con speranza e coraggio e strade per scoprire ancora di più su me stessa.
In qualsiasi modo io appaia e mi esprima, qualsiasi cosa io dica e faccia e qualsiasi cosa io pensi e senta, in ogni momento, sono autenticamente me stessa.
Se in seguito alcune parti di come apparivo o mi esprimevo, pensavo e sentivo, si rivelano non più appropriate, le posso scartare e tenere il resto, creando qualcosa di nuovo al posto di ciò che ho eliminato.
Io posso vedere, ascoltare, sentire, pensare, dire e fare.
Possiedo gli strumenti per sopravvivere, per essere vicina agli altri, per essere produttiva, per dare un senso ed un ordine alle cose che provengono dalle persone e dalle cose al di fuori di me.
Io mi appartengo e quindi posso costruire me stessa.
Io sono me e… IO SONO OKAY."
Virginia Satir 1975


“Voglio amare senza stringere,

valutare senza giudicare,

unirmi a te senza invadere,

invitarti senza pretendere,

lasciarti senza sensi di colpa,
… farti critiche senza incolpare,
ed aiutarti senza insultare.
Se posso avere la stessa cosa da parte tua,
allora possiamo veramente incontrarci ed
arricchirci a vicenda”.


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